Lucano, revocati i domiciliari ma c'è il divieto di dimora

Lucano, revocati i domiciliari ma c'è il divieto di dimora
Di Gioia Salvatori
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Il tribunale delle libertà revoca i domiciliari al sindaco di Riace ma impone il divieto di dimora nel comune calabrese

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Il tribunale del riesame di Reggio Calabria ha revocato gli arresti domiciliari al sindaco di Riace Domenico Lucano ma ha imposto il divieto di dimora.

"Sono fiducioso di tornare libero, se c'è diritto e ringrazio tutti", aveva detto il sindaco poche ore prima della revoca degli arresti, dopo l'udienza per la scarcerazione. 

Il primo cittadino, a cui è contestato anche l'affidamento diretto fraudolento di servizi si è difeso davanti ai giornalisti ricordando il contesto in cui ha operato: "Il 26 agosto 2008 hanno telefonato a Riace quando altri comuni come Milano davano disponibilità per 20 posti, noi abbiamo riunito alcuni comuni e abbiamo dato una disponibilità per 300 posti; il 26 agosto ci hanno chiamato, il 28 sono arrivati i migranti, come facevamo a non fare gli affidamenti diretti alle cooperative?"

Il sindaco ha reso noto che i progetti di accoglienza e integrazione andranno avanti anche senza i soldi pubblici.

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