Brexit: ore cruciali, colloqui al fotofinish, il nodo dell'Irlanda

Brexit: ore cruciali, colloqui al fotofinish, il nodo dell'Irlanda
Diritti d'autore 
Di Gioia Salvatori
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Domenica convulsa a Bruxelles, il ministro britannico per Brexit vola all'improvviso in Belgio poi Barnier incontra i 27 ambasciatori dell'UE. Passi avanti ma non è detta l'ultima parola

PUBBLICITÀ

Il ministro britannico per la Brexit che vola a Bruxelles all'improvviso, le voci che si rincorrono: c'è chi, come politico.eu, dà per fatto il piano per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione, ma Londra smentisce: un accordo su Brexit non c'è anche se sono stati fatti passi avanti. Notizia confermata in serata dal capo negoziatore UE Michel Barnier che questa domenica ha incontrato i 27 ambasciatori dell'Unione: restano aperti alcuni nodi cruciali, tra questi il problema del confine con l'Irlanda; come evitare il ritorno di una vera frontiera quando il Regno Unito sarà fuori, il tema.

Trattative sul filo a Bruxelles, il punto del confine con l'Irlanda

Sembrava che i negoziati dovessero continuare a oltranza per portare qualcosa di chiaro sul piatto del consiglio europeo di mercoledì, poi è arrivato il contrordine: stop ai colloqui fino al vertice europeo che a questo punto si prevede sarà cruciale essendo evidente a tutti la necessità di trovare, quanto prima, un piano. Soprattutto per quanto riguarda la questione nord-irlandese. Ancora la più scottante.

Dominic Raab, il ministro per la Brexit che questa domenica è volato all'ultimo minuto a Bruxelles (e non era previsto), dice: "È davvero uno dei punti nevralgici, è un grosso problema, ovviamente, e siamo impegnati a lavorarci con l'Unione europea e l'Irlanda ..."

Nessuna delle due parti vuole introdurre controlli su merci o passaporti - ma la Gran Bretagna e l'UE non sono d'accordo sui dettagli.

"Ciò che non possiamo fare è vedere il Regno Unito rinchiuso dietro la porta di servizio da un piano doganale dell'Unione, cosa che ci lascerebbe in un limbo. Questo non significherebbe lasciare l'Unione", continua Raab.

Qualcuno è ottimista a Londra, Matt Hancock, ministro della salute britannico, dice: "Durante tutto il tempo del negoziato è stato fatto tanto rumore, penso che l'approccio migliore sia quello di concentrarci sul fatto che, come Nazione, possiamo ottenere il miglior piano. La prima ministra è solida anche nel garantire che gli accordi per cui l'Irlanda del Nord rimarrebbe effettivamente all'interno dell'unione doganale dell'UE saranno temporanei".

Ma con poco più di cinque mesi prima che il Regno Unito lasci ufficialmente l'UE, il 29 marzo del prossimo anno, il tempo per raggiungere un piano sta per scadere.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Brexit: Barnier, "fatti buoni progressi"