Entra nel vivo il "CousCousFest" di San Vito Lo Capo, in Sicilia, Festival Internazionale dell'integrazione, che ha come simbolo proprio il cous cous. E, intanto, fino a domenica, si tiene il campionato del mondo di cous cous: si sfidano chef provenienti da 10 paesi. La spunterà uno chef italiano?
Cous cous, integrazione gastronomica e culturale
SAN VITO LO CAPO (ITALIA) - Roba da palati fini, il "CousCousFest", in corso di svolgimento a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, in Sicilia.
E da questo mercoledi fino a domenica si tiene anche il Campionato del mondo di cous cous, la gara internazionale che è il momento centrale del "CousCousFest", il Festival internazionale dell´integrazione culturale, giunto alla 21esima edizione - organizzato dall'´agenzia Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo - che promuove il confronto tra i paesi dell'area mediterranea, prendendo spunto proprio dal cous cous.
Un piatto semplice e tipico dei paesi del Nordafrica, ma con una forte tradizione gastronomica e culturale anche in Sicilia, in Sardegna, e in altre zone del Mezzogiorno.
Lo slogan dell'edizione 2018 del Festival è; "Emozioni Unite".
Gli chef in lizza per il titolo mondiale
Per il titolo di cous cous migliore del mondo si sfideranno chef provenienti da 10 paesi:
Angola: con Adilson Damião, che è stato chef personale del Vice Presidente della Repubblica dell´'Angola.
Costa d´'Avorio: con Abibata Konate, ribattezzata "Mama Africa" per il suo impegno per gli immigrati.
Israele: con Moshe Basson, dal ristorante Eucaliptus di Gerusalemme.
Italia: con la chef sanvitese Antonietta Mazzara, l'agrigentino AntonIo Bellanca - vincitore del premio "Miglior chef italiano di cous cous" - e Marianna Calderaro, di Monopoli.
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Marocco**: con Zahira, arrivata seconda a Masterchef Marocco e la sorella Ikram Fenouri.
Palestina: con Shady Hasbune, che lavora in Italia, ad Arezzo al ristorante "Le rotte ghiotte", **Senegal: **con Ndaye Alioune Badara detto Paco che vive tra Turku e Venezia dove ha aperto Laguna Libre, un´eco osteria culturale.
Spagna: con Carlos Peña Pérez, che ha lavorato a fianco di chef stellati e di Elio Genualdo.
**Stati Uniti: **con Marc Murphy, chef e ristoratore, ma anche volto della tv americana
Tunisia: con Nabil Bakouss, che lavora al ristorante Joia, una stella Michelin.
Campione in carica, la Palestina. Chissà che, a stavolta, a spuntarla non sia il cous cous all'italiana, che alla ricetta originale aggiunge cozze, vongole e pistacchi siciliani.
Da provare, comunque, anche il cous cous dolce. A quanto pare, è strepitoso!