Germania: nella foresta di Hambach scoppia la guerra del carbone

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Di Salvatore Falco
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La società elettrica RWE sostiene di voler procedere alla pulizia di un'area di 100 ettari perché il primo ottobre entrerà in vigore il permesso di estrazione. I lavoratori della compagnia elettrica accolti da una pioggia di oggetti, escrementi compresi

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Gli ambientalisti appollaiati sugli alberi a 25 metri di altezza non si arrendono alla polizia tedesca che cerca di sgomberarli dal bosco Hambach, nel Nord Reno-Westfalia.

La società elettrica RWE sostiene di voler procedere alla pulizia di un'area di 100 ettari perché il primo ottobre entrerà in vigore il permesso di estrazione, gli attivisti di "Aktion Unterholz" vogliono impedire che venga estratta la lignite.

"Volevamo entrare e attuare un'azione di disobbedienza civile per fermare il taglio degli alberi", dice Anna Schönberg, un'attivista ambientalista.

Il primo round si era concluso a favore delle forze dell'ordine, ma poi c'è stato il contrattacco a colpi di fionda e fuochi d'artificio. Anche i lavoratori della compagnia elettrica sono stati accolti da una pioggia di oggetti, escrementi compresi.

Un tribunale tedesco, intanto, dà ragione alla RWE e la invita a riprendere le attività, al più tardi a partire dal 14 ottobre.

La lignite è ancora la principale singola fonte di energia in Germania, con i combustibili fossili che rappresentano buona parte del fabbisogno, il 37%.

Mentre la quota del nucleare è crollata al 13% dopo la decisione di abbandonare l'atomo in seguito al disastro di Fukushima nel 2011.

"In Germania esportiamo una grande quantità di energia elettrica - dice una visitatrice - Non c'è bisogno di ulteriori estrazioni di carbone. E per quanto riguarda la foresta di Hambach: c'è ancora abbastanza carbone laggiù . Dovrebbero lasciarci questi 200 ettari di foresta".

L'inviato di euronews, Hans von der Brelie, ha incontrato alcuni residenti, cresciuti nei pressi dell'impianto.

L'opinione della vedova di un operaio della RWE è condivisa da molti abitanti della zona: "Finché il carbone, l'oro nero, è lì sotto, dovrebbe essere portato alla luce per continuare a far funzionare tutto", sostiene la donna.

"Ci sono 21.000 posti di lavoro ancora legati all'estrazione del carbone in Germania - conclude Hans von der Brelie - Ma la Germania non raggiungerà mai il proprio obiettivo di riduzione di CO2 se continuerà a estrarre carbone. La domanda è: quando verrà chiusa l'ultima centrale a carbone. Si tratta di una questione aperta e tutta ancora da decidere".

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