Si contano i danni della "battaglia delle capesante"

Si contano i danni della "battaglia delle capesante"
Di Euronews
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La guerra tra pescatori inglesi e francesi rischia di essere solo agli inizi, se non si troverà un accordo sulla pesca nei negoziati sulla Brexit

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Dopo la cosiddetta "battaglia delle capesante", tra pescatori britannici e francesi - scontratisi al largo delle coste della Normandia - è scesa in campo la gendarmeria, per ispezionare una delle barche coinvolte. Franck Tousch, pescatore transalpino, ci spiega come si sente: "Iniziamo a rilassarci ora, ma... è dura".

Nella notte tra lunedì e martedì una quarantina di barche di pescatori francesi hanno raggiunto cinque navi britanniche, che stavano pescando capesante nella Baie de la Seine. Le imbarcazioni dei due Paesi si sono scontrate più volte.

La "battaglia" in diretta

"L'imbarcazione inglese mi è venuta contro, ha spinto la mia", spiega Tousch. "Non è un problema che vengano qui a pescare, ma non hanno alcun rispetto loro. Che vengano a pescare con noi ad ottobre, in quel caso non ci sarebbero problemi. Ma che loro vengano a pescare un mese e mezzo prima, lasciando poi a noi solo gli scarti, non va bene".

La battaglia delle capesante non è una novità, ma negli ultimi giorni le tensioni hanno raggiunto livelli mai toccati prima.

"Siamo tutti un po' tesi: abbiamo barche da pagare, famiglie da sfamare ... per questo abbiamo deciso di combattere", dichiara Julien Hue, pescatore francese. 

Il problema è che pescatori francesi e britannici sono sottoposti a regole diverse: la legge transalpina permette di pescare capesante solo tra il primo ottobre e il 15 maggio. I britannici, invece, possono iniziare già ad agosto. Negli ultimi anni, però, questi ultimi avevano accettato di non farlo nel periodo in cui la pesca è vietata ai vicini francesi. Ultimamente queste regole - non scritte - sono state infrante.

"Le nostre barche stanno soffrendo. E' una pazzia!", dichiara un pescatore inglese, Derek Meredith. "Loro hanno una legge a parte. Mandateli via e vediamo come si sentono. Pescano nelle nostre acque più di quanto facciamo noi. La Marina francese avrebbe dovuto intervenire. Avrebbero dovuto mandarli via tutti. Ancora non so cosa fare questa settimana. Torniamo indietro? Non torniamo indietro? Abbiamo il permesso per restare? Non lo so, non lo so".

Quella della pesca è una delle questioni lasciate irrisolte dal negoziato sulla Brexit. Al momento non c'è ancora un accordo tra le due parti e l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea si avvicina sempre più.

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