Papa: "Se l’omosessualità si rivela quando si è piccoli, può servire l’intervento della psichiatria."
Stanno scatenando una feroce polemica alcune dichiarazioni fatte da Papa Francesco, nel corso della consueta Conferenza Stampa in volo dal ritorno dei suoi viaggi. Il Santo Padre, interpellato sul rapporto tra genitori e figli gay, ha detto che se l’omosessualità si rivela quando si è piccoli, può servire l’intervento della psichiatria per approfondire i perché di questa, come l’ha definita lui, “inquietudine”. Poco prima il Pontefice aveva invitato le famiglie a non "cacciare" un figlio solo perché si dichiara gay.
Per Francesco è importante distinguere due tipi di manifestazione dell’omosessualità: la prima, quella che avviene quando si è piccoli e per cui si può richiedere l’assistenza di uno psichiatra per cercare le cause e «per vedere come sono le cose»; la seconda, quando si “manifesta” un po’ in là con l’eta, “dopo i vent’anni”.
Immediata la replica della associazioni gay. "Le parole di Bergoglio sono gravi soprattutto perchè arrivano in un momento drammatico della Chiesa che dimostra come il clero ha spesso abusato e approfittato delle bambine e dei bambini", ha detto Imma Battaglia, leader del movimento Lgbt in Italia. "Questa dichiarazione è lo specchio di una chiesa stordita, confusa dalla crisi che sta affrontando. Chiedere scusa non è sufficiente. È anacronistico e dimostrato dalla psichiatria internazionale che se un figlio è gay, è gay e basta, inutile affidarlo a una struttura che vuole indagare il suo comportamento."