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Egitto, 75 condanne a morte per i disordini post-golpe dell'agosto 2013

Egitto, 75 condanne a morte per i disordini post-golpe dell'agosto 2013
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Di Antonio Michele Storto
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Molti dei condannati appartengono alla confraternita dei Fratelli Musulmani. I fatti risalgono al sanguinoso sgombero di un sit-in in favore del presidente destituito Mohamed Morsi, avvenuto nell'agosto 2013 con un bilancio di 600 morti

Un tribunale egiziano ha condannato a morte 75 persone, molte delle quali appartenenti alla Fratellanza musulmana. Gli uomini, 31 dei quali condannati in contumacia. erano imputati nel processo sui disordini avvenuti nell'agosto del 2013, quando un sit-in favore del presidente destituito Mohamed Morsi venne sgomberato dalla polizia, con 600 morti lasciati a terra negli scontri tra gli agenti e gli appartenenti alla confraternita.

La destituzione di Morsi, all'epoca pesidente del partito Libertà e giustizia (strettamente legato ai Fratelli Musulmani), era avvenuta un mese prima, nel mezzo del Golpe militare che portò al potere l'attuale presidente, il generale al-Sisi. Come da prassi, le 75 condanne dovranno ora essere confrmate dal Gran Mufti df'Egitto, la massima autorità religiosa nayionale, il cui pronunciamento è atteso per l'8 settembre

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