Allarme caldo record

Allarme caldo record
Di Debora Gandini

Afa, siccità, incendi in tutta Europa e non solo. Colpa dei cambiamenti climatici?

C’è chi non aspettava altro, chi invece, forse complice la pressione un po’ bassa, non è dello stesso parere. Ma l’afa e il solleone sono arrivati. Sarcasmo a parte, scienziati ed esperti fanno notare che il mese di giugno è stato un mese record per il caldo, dopo quello del 1981.

Colpa dell’effetto serra e dell’inquinamento, l'allarme lanciato da Copernicus, il programma coordinato e gestito dalla Commissione europea in collaborazione con l'agenzia spaziale europea, non è da sottovalutare. "Quello che stiamo vivendo, colpa anche dei cambiamenti climatici, è qualcosa che vedremo sempre più spesso”, ci fa notare Freja Vamborg, ricercatrice presso Copernicus. “Assisteremo a siccità e incendi, ma anche a fenomeni diversi come temporali fortissimi e alluvioni. Se prendiamo ad esempio l’Europa non c'è al momento una tendenza chiara se ad esempio le piogge aumenteranno o diminuiranno."

Quello che è chiaro è che il nostro pianeta si sta velocemente scaldando e le colpe sono in gran parte nostre che, con le emissioni, stiamo modificando irrimediabilmente il clima. Temperature sempre più roventi, dopo una primavera "folle", con acquazzoni e piogge nel sud Europa e una temperatura estiva nei paesi scandinavi, Valori oltre la norma anche in Irlanda e Gran Bretagna. Nel resto del mondo non si sono certo rinfrescati. Forse da metà agosto tornerà un po’ di fresco. Sempre che le previsioni siano azzeccate.

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