"I ragazzi della grotta" diventano novizi buddisti

Una scelta "di riflessione"
I ragazzi della squadra giovanile di calcio, rimasti intrappolati in una grotta della Thailandia per 17 giorni e 17 notti e salvati miracolosamente con tre operazioni in tre giorni, hanno deciso di diventare novizi buddisti con una cerimonia, che si è svolta questo martedi e trasmessa addirittura in diretta su Facebook.
Stessa scelta - è stato ordinato monaco - anche per il loro giovane allenatore, di 25 anni, Ekapol Chanthawong, che era stato considerato il responsabile della folle situazione (una gita in una grotta) in cui i ragazzi erano venuti a trovarsi durante il periodo delle piogge monsoniche.
Solo uno dei ragazzi, il 14enne Adul Sam-on, non ha partecipato alla cerimonia buddista, in quanto di famiglia cristiana.
I ragazzi sono stati dimessi dall'ospedale la settimana scorsa e hanno trascorso alcuni giorni in famiglia.
Vestiti di bianco e pregando spingendo forte i palmi delle mani tra di loro, i ragazzi hanno offerto candele gialle al tempio di Wat Phra Tat Doi Woo, nel distretto di Mae Sai - da dove provengono i ragazzi - nella provincia di Chiang Rai, la stessa che li ha visti protagonisti della loro indimenticabile avventura a lieto fine.
Vassoi di dolci, frutta e bevande zuccherate sono stati offerti davanti a statue di Buddha avvolte in un panno d'oro lucido.
L'omaggio a Saman Kunan
Un momento particolarmente toccante della cerimonia è stata la preghiera dei ragazzi davanti al ritratto di Saman Kunan, il soccorritore che ha perso la vita - per mancanza di ossigeno, mentre era sott'acqua - nel tentativo di trovare un varco per salvare i ragazzi dalla grotta.
Subacqueo esperto e ex militare della marina thailandese, Saman Kunan è stata l'unica vittima di questa drammatica vicenda.
Nove giorni in un monastero
Ora i ragazzi hanno le teste rasate e trascorreranno 9 giorni di vita spartana in un monastero buddista, una tradizione thailandese per i ragazzi che hanno attraversato, come nel loro caso, grandi avversità nella vita.
Si tratta di una scelta "di riflessione" e di iniziazione alla vita adulta.
Al raggiungimento della maggiore età, i ragazzi potranno decidere se diventare monaci a tutti gli effetti, scelta che - in Thailandia - porta benedizione e onore alle famiglie.
In Thailandia, il buddismo è la religione più diffusa, professata da circa il 90% della popolazione.