Catalogna: a 4 mesi e mezzo dal voto non c'è ancora il presidente

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Di Gioia Salvatori
Catalogna: a 4 mesi e mezzo dal voto non c'è ancora il presidente

Fumata nera al parlamento catalano. Tutto rimandato a lunedì mattina. Quim Torra, non ha ottenuto i voti necessari a diventare presidente della Catalogna a causa dell'astensione dei 4 eletti di CUP.

La formazione anticapitalista, indipendentista radicale, si riunirà questa domenica per decidere come votare lunedì. 

Torra era stato indicato da Carles Puigdemont, che ora si trova a Berlino perché se rientrasse in patria verrebbe arrestato per sedizione, come colui che al suo posto doveva ricoprire la carica di presidente della Catalogna. "Carles Puigdemont è il nostro presidente, noi rimarremo fedeli al mandato del primo ottobre che chiede di costruire uno stato indipendente in forma repubblicana"- ha detto Torra.

Il governo ha criticato il discorso e annunciato che vigilerà bene su eventuali violazioni della Costituzione. Anche la leader dell'opposizione al parlamento catalano Inés Arrimada si è espressa contro il leader indipendentista: "Il signor Torra non è autocritico, non vuole cambiare rotta, non vuole rettificare la linea o convivere. Vuole lo scontro, un confronto più duro. Continua e con più radicalismo in questo processo di conflitto, in questo processo di frattura della convivenza".

Torra non ce l'ha fatta per due voti, 66 contro i 68 necessari. Di fatto gli anticapitalisti di CUP decideranno della sua sorte e di quella della regione che se non avrà un presidente entro il 22 maggio tornerà a elezioni anticipate a luglio. Nel frattempo continua il commissariamento di Madrid.