Secondo fonti locali, una disperata resistenza sarebbe in atto in alcuni quartieri del centro urbano, ma Erdogan già dichiara vittoria
Dopo 58 giorni di bombardamenti, un'avanzata lenta e piû volte interrotta dalla resistenza curda e una settimana di vero e proprio assedio, i tank turchi sono entrati nel centro di Afrin. accompagnati dalle milizie siriane di quello che fu Esercito siriano libero.
Secondo un portavoce di questi ultimi, l'ingresso in città sarebbe avvenuto da tre lati, ma prima che le comunicazioni fossero totalmente interrotte, le ultime fonti sul campo riportavano una disperata resistenza da parte curda in alcune zone del centro urbano.
Il presidente Erdogan ha però già annunciato vittoria: "quello che abbiamo fatto a Jarablus, al-Bab ed Azaz, ora lo faremo ad Afrin e dintorni" ha dichiarato da un affollato comizio del suo partito. "A Jarablus abbiamo già rimandato 140mila persone e ora anche i nostri fratelli e sorelle di Afrin potranno tornare a casa."
In realtà, il vero esodo di profughi dalla regione si sta verificato proprio in concomitanza dell'operazione lanciata da Erdoan; nel cantone di Afrin, una delle poche zone ad essere rimaste in relativa pace nei sette anni di guerra in Siria, erano confluiti tra i 500mila e il milione di profughi da tutta l'area settentrionale del paese. Nelle iultime ore, con l'intensificarsi dei bombsrdamenti, la maggior parte di loro è stata costretta a rimettersi in cammino.