Cosa succede a Castelnuovo di Porto dove si contano i voti degli italiani all'estero

Cosa succede a Castelnuovo di Porto dove si contano i voti degli italiani all'estero
Diritti d'autore REUTERS
Diritti d'autore REUTERS
Di Lillo Montalto Monella Agenzie:  ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Scrutatori imbottigliati nel traffico, personale mancante, presidenti di seggio che sbagliano procedure (lo denuncia un rappresentante di +Europa) e una video inchiesta delle Iene sul voto all'estero

PUBBLICITÀ

Sono quasi 5 milioni gli italiani residenti all'estero che hanno avuto diritto di voto alle politiche del 4 marzo 2018. I loro voti vengono contati a Castelnuovo di Porto, un piccolo comune a nord di Roma. La procedura è stata già al centro di polemiche in passato.

Quest'anno, si sono registrati disagi sia per via dell'assenza di personale, rimasto anche imbottigliato nel traffico, sia per quanto riguarda le procedure seguite dai presidenti di sezione che, a detta di un politico di +Europa, invaliderebbero centinaia di schede. Come se non bastasse, Le Iene hanno annunciato un servizio sulla compravendita dei voti all'estero trasmesso proprio mentre chiudono le urne in Italia.

Ma vediamo di fare chiarezza.

Schede arrivate

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha confermato questa mattina che tutte le schede elettorali provenienti dall'estero sono giunte in Italia. Molte in realtà sono arrivate nei giorni scorsi. A Lione, per esempio, c'era tempo fino al 1 marzo per inviare la propria scheda votata al Consolato.

Il Ministero degli Esteri ha quindi passato il testimone alla Corte d'Appello di Roma per lo spoglio e lo scrutinio del voto.

"Le complesse operazioni elettorali si sono concluse con successo", ha commentato il Direttore Generale per gli italiani all'estero della Farnesina Luigi Vignali, che era ieri ad accogliere nel pomeriggio un volo speciale dal Venezuela a Fiumicino. "Ringrazio i nostri 200 Uffici all'estero per l'incredibile impegno che ha permesso agli italiani di votare, anche in situazioni di crisi".

Castelnuovo di Porto, foto: Nubifer

Castelnuovo di Porto

A Castelnuovo di Porto, comune di 8mila persone 25km a nord di Roma, c'è il centro Polifunzionale della Protezione Civile in cui hanno sede i 1858 seggi che compongono il Collegio per l'Estero. Lì sono allestiti i seggi per lo scrutinio dei voti degli italiani all'estero. Tra scrutatori, rappresentanti di lista e forze dell'ordine sono presenti circa 10 mila persone, stima Repubblica.

I problemi

Lungo la Tiberina si sono registrate lunghe code per giungere nel paese. L'insediamento dei seggi doveva avvenire alle 11 di questa mattina ma l'operazione è stata molto ritardata, aggiunge Repubblica.

Secondo quanto riferisce un presidente di sezione, alcuni presidenti sostituti sono riusciti ad arrivare solo intorno alle 18 ed oltre. Mancano all'appello ancora parecchi scrutatori. "Io ne ho due su quattro - riferisce il presidente di seggio - e l'ultimo è arrivato alle 16 per il traffico. Ma altri sono ancora bloccati".

Alle 22,45 ancora una decina di seggi risultano sigillati, testimonia l'inviato di La7.

Alessandro Fusacchia di +Europa ha parlato di errori nella procedura da parte di molti presidenti di seggio ("non procedono alla spunta dei nomi sul librone rosa cartaceo degli aventi diritto una volta estratto dalla prima busta il numero identificativo e, anzichè riporre la seconda busta contenente il voto dell'elettore estero nell'apposita scatola di cartone che ha la funziona di urna, la aprono"). Ha detto che presenterà denuncia formale ai Carabinieri.

Il filmato delle Iene sulle elezioni all'estero

Mentre gli italiani stanno ancora votando, Le Iene pubblica un servizio su una presunta compravendita di 3.000 voti a Colonia, in Germania.

"Secondo le nostri fonti", si legge sul sito, "la situazione è addirittura peggiorata: le schede non vengono solo raccolte con il porta a porta ma vengono pure comprate quelle stampate direttamente dalle tipografie. La truffa, ai danni dei diritti politici di tutti, coinvolgerebbe anche alcuni consolati. Con cifre economiche e di numero di voti che spaventano". Intervistato anche un cacciatore di plichi che con queste elezioni avrebbe guadagnato 3.350 euro.

La Digos di Roma, d'intesa con la procura della Capitale acquisirà nelle prossime ore nella sede di Mediaset il filmato mandato in onda questa sera dalla trasmissione. L'acquisizione servirà a svolgere tutti gli accertamenti utili a verificare se si configurano ipotesi di reato. .

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Le difficoltà del voto all'estero

Costituzionalità del voto all'estero, la Consulta dichiara inammissibile la questione

Rischio brogli, ricorsi, schede nulle: i problemi del voto estero per corrispondenza