Cechi al voto per le presidenziali, divisi tra euroscettici e pro UE

Cechi al voto per le presidenziali, divisi tra euroscettici e pro UE
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Di Gioia Salvatori
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Oggi e domani primo turno. Il voto è un referendum sul presidente uscente, l'euroscettico Miloš Zeman. Principale sfidante lo scienziato indipendente Jiří Drahoš. E si candida anche l'ex premier Topolanek, che venne ritratto senza veli nella villa sarda di Berlusconi

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Urne aperte oggi e domani nella Repubblica Ceca per il primo turno delle elezioni presidenziali. Parte favorito l'attuale capo dello Stato Miloš Zeman, leader populista ed euroscettico che ha proposto politiche anti immigrazione da molti considerato troppo vicino al Cremlino e a Pechino. Suo antagonista è lo scienziato indipendente Jiří Drahoš, suo principale critico, propone politiche antirusse e filoeuropee; secondo nei sondaggi è con lui che Zeman probabilmente si confronterà in un eventuale ballottaggio. I candidati in tutto sono nove. 

Josef Mlejnek, analista politico crede che gli altri candidati puntino soprattutto a "Dragare voti dalla base elettorale di Zeman. Puntano agli elettori liberali delle città, in particolare Drahos, Horacek e Pavel Fischer. E c'è un candidato speciale Mirek Topolanek - aggiunge Mlejnek - che pensa ai voti del partito conservatore di cui era leader anche se comunque guarda a un elettorato diverso da quello di Zeman". Mirek Topolanek è proprio lui, l'ex premier ceco ritratto senza veli mentre era ospite di Silvio Berlusconi in Sardegna nel maggio 2008. 

Alla sfida presidenziale è legato il destino del governo, fortemente appoggiato dal presidente Zeman che attende il voto come un giudizio sul suo operato.  

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