L' accordo di coalizione pubblicato dal Partito Popolare e dal Partito della Libertà, FPÖ, è costruito attorno ad una vigorosa protezione dell'identità nazionale
A Vienna è salita al potere una nuova coalizione “nero-blu”, 17 anni dopo il primo ingresso al governo del Partito della Libertà (Freiheitliche Partei Österreichs, abbreviato in FPÖ) che aveva, allora, causato tanta preoccupazione e proteste in tutta Europa e in patria. Questa volta, l'alleanza di destra tra il nuovo cancelliere Sebastian Kurz, leader del Partito Popolare (Österreichische Volkspartei, ÖVP) e l’FPÖ, formazione di estrema destra guidata da Heinz-Christian Strache, ha creato meno scalpore.
I due partner di governo hanno concluso l’accordo pubblicando un programma la cui spina dorsale è la difesa dell'identità nazionale. Si tratta di una dichiarazione di intenti costruita intorno a 10 grandi principi come Heimat (che può essere tradotto come "patria"),* Sicherheit *(sicurezza) e Verantwortung (responsabilità).
Nonostante la presenza dell'FPÖ, la coalizione è "pro-UE" ma con una posizione dura nelle politiche di immigrazione. Ha un'agenda ambientale verde e un tocco populista a favore dei referendum.
Ecco riassunti i punti principali del maxi-documento di 182 pagine.
Europa
- Fedeltà a Bruxelles
- Nessun referendum sull'uscita dalla UE
- Contrari ad un'ulteriore integrazione europea
- Più potere ai governi nazionali
- Opposizione all'adesione della Turchia alla UE
- Sviluppare relazioni più pacifiche con la Russia
Ordine pubblico
- Introdurre pene minime più severe per reati violenti e sessuali
- Fare della lotta contro l'Islam politico una priorità del governo
- Garantire la sicurezza delle frontiere del Paese per fermare l'immigrazione clandestina, mettendo in sicurezza il confine esterno della UE
- Migliorare il funzionamento delle forze di polizia con la creazione di 2.100 nuovi posti di lavoro
Amministrazione pubblica e luogo di lavoro
- Aumentare da 10 a 12 il numero massimo di ore lavorative giornaliere
- Politica di immigrazione selettiva che agevoli solo l'ingresso di persone qualificate in settori economici privi di lavoratori austriaci specializzati
- Semplificare la pubblica amministrazione
- Fondere diversi enti sanitari e previdenziali per ridurre i costi
Educazione
- Migliorare i risultati dei test di competenza in materie di base come la lettura, la scrittura e la matematica
- Mandare i bambini a scuola solo se il loro livello di tedesco è abbastanza buono
- Ridurre le prestazioni sociali per i genitori che non rispettano gli obblighi scolastici: tra essi, la presenza in classe e la necessità di esprimersi in tedesco
- Ripristinare i diritti di iscrizione all' università
Spesa
- Ridurre la spesa pubblica per finanziare i tagli fiscali
- Ridurre gli oneri e le tasse d'impresa, esentando ad esempio gli utili reinvestiti in Austria
- Nessuna nuova imposta sul patrimonio o sulle successioni
- Quadro costituzionale per il debito pubblico
- Incoraggiare le imposte sulle transazioni online con società straniere, sia a livello nazionale che europeo
Politica sociale
- Impedire ai nuovi arrivati di accedere a numerosi servizi sociali in Austria durante i primi cinque anni di permanenza nel paese
- Aumentare il sussidio minimo familiare a 1.500 euro al mese e stanziare versamenti "ridotti" ai rifugiati
- Ridurre le prestazioni per i rifugiati e trasformare i pagamenti in contanti in altri tipi di prestazioni, così da ridurre al minimo l'attrattiva del paese
- Riformare il sistema pensionistico pubblico per adattarlo al tasso di invecchiamento della popolazione austriaca
- Concedere alle famiglie uno sgravio fiscale di 1.500 euro all'anno per ogni bambino
- Rottamare la legge che prevede il divieto di fumo nei bar e nei ristoranti - dovrebbe entrare in vigore nel maggio 2018
- Controlli maggiori sull'emittente pubblica ORF
- Impegno a costruire una terza pista di atterraggio e decollo all'aeroporto di Vienna
Ambiente
- Impegnarsi a produrre il 100% di elettricità rinnovabile entro il 2030 rispetto al 33% attuale
- Mantenere il divieto delle centrali nucleari
- Elaborare una strategia a lungo termine per i combustibili fossili
- Introdurre un piano d'azione contro il glifosato
Democrazia diretta
- Sostenere lo svolgimento di un referendum quando una petizione raccoglie 900mila firme
- Riconoscere il CETA, l'accordo commerciale tra Europa e Canada (nessun referendum)