L'operaio Fico

L'operaio Fico
Di Diego Malcangi

Notte in catena di montaggio per Robert Fico, il cui governo vuole aumentare il premio per il lavoro notturno: cosa che irrita le aziende straniere impiantate nel Paese

Dal tessile alla meccanica, dalla produzione di macchinari fino all'alimentare e ai servizi, la Slovacchia attrae investimenti e delocalizzazioni da tutta Europa, Italia compresa. Chissà se novanta centesimi basteranno a causarne il tracollo.

L'operaio che vedete in catena di montaggio, nel turno di notte in una fabbrica di automobili, si chiama Robert Fico, e la sua principale attività è al momento quella di Primo Ministro. Otto ore per solidarizzare con gli operai che lavorano di notte con un premio di appena cinquanta centesimi all'ora, che il governo vorrebbe portare a un euro e quaranta.

Novanta centesimi di più, abbastanza per scatenare l'ira prima da parte dell'associazione delle aziende tedesche in Slovacchia, poi delle altre fino all'associazione degli industriali nel Paese.

Perché la Slovacchia conviene in quanto è nella zona euro, nel cuore dell'Europa, ben collegata, con alti livelli di istruzione e specializzazione ma soprattutto il lavoro costa poco, notti e domeniche compresi. 

Flessibilità e produttività, per dirla dal punto di vista delle imprese. Che, se il governo dovesse insistere con l'aumento, potrebbero anche andare a cercare altri paradisi produttivi nei pressi. 

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