Perù: lo scandalo delle sterilizzazioni forzate, le donne chiedono verità

Perù: lo scandalo delle sterilizzazioni forzate, le donne chiedono verità
Di Gioia Salvatori

Tra il 1995 e il 2000 236mila donne sterilizzate inconsapevolmente nell'ambito di un programma di contrasto alla povertà voluto dall'ex presidente Fujimori. La denuncia delle Ong

Non sapevano che quell’operazione era irreversibile, firmavano fogli informativi incomprensibili, i medici prima dell’operazione parlavano loro in una lingua che non conoscevano e alla fine si sono ritrovate sterili.
È successo a 236mila donne in Perù, tra il 1995 e il 2000; per lo più erano contadine povere, indigene di lingua quechua, o giovanissime.
In quegli anni l’allora presidente Alberto Fujimori contrastava la povertà con un piano di controllo delle nascite che prevedeva chiusura delle tube e per gli uomini vasectomia. Così in 211mila sono finite sotto i ferri per la sterilizzazione senza comprendere, o peggio minacciate: “Se non lo fai, ti togliamo tuo figlio”, talvolta portate in ospedale con la forza.
In 25mila non sapevano che il processo era irreversibile; l’ultimo appello alla verità è dell’associazione no profit Estudio para la Defensa de los Derechos de la Mujer che ha sporto denuncia a Lima chiedendo, tra l’ altro, che non si parli più di grazia per Fujimori: l’ex presidente sconta una condanna a 25 anni di carcere per violazione dei diritti umani ma, 79enne e malato, potrebbe godere di uno sconto di pena.

Su BBC Mundo la testimonianza delle donne peruviane minacciate

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