Dopo l’annuncio di Donald Trump sul clima e le proteste che ne sono seguite, anche a Washington, la Casa Bianca ha cercato di fare chiarezza sul ruolo degli Stati Uniti nella sfida ambientale, mentre l’inviato Onu per il clima Michael Bloomberg ha annunciato che presenterà al Palazzo di Vetro un piano per rispettare, comunque, l’accordo di Parigi.
Il direttore dell’Agenzia Usa per la protezione ambientale (Epa), Scott Pruitt: “Non abbiamo nulla di cui chiedere scusa come Paese. Abbiamo ridotto l’impatto di anidride carbonica ai livelli dei primi anni Novanta. Infatti, dal 2000 al 2014, abbiamo ridotto l’impatto del carbonio di oltre il 18%, ed è stato fatto in larga parte grazie all’innovazione e alla tecnologia, non a un mandato governativo. Quindi, riguardo a questi temi, portiamo azioni e non parole”.
Durante un incontro all’Eliseo con il presidente francese Emmanuel Macron e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, Michael Bloomberg ha assicurato che gli americani manterranno gli impegni sul clima. “La verità – ha detto l’ex sindaco di New York – è che gli americani non hanno bisogno di Washington per rispettare l’accordo di Parigi e non permetteranno a Washington di ostacolarlo. Questo è il messaggio che hanno inviato i sindaci, i governatori e gli imprenditori degli Stati Uniti”. La fondazione di Bloomberg si è impegnata a dare alle Nazioni Unite i 15 milioni di dollari che il segretariato per il cambiamento climatico perderà da Washington.