Settantadue anni fa, una settimana appena prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, due divisioni della VII Armata statunitense liberarono il campo di Dachau, nel quale erano state sterminate ol
Settantadue anni fa, una settimana appena prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, due divisioni della VII Armata statunitense liberarono il campo di Dachau, nel quale erano state sterminate oltre 41.000 persone.
Non ci fu battaglia, perché il giorno prima della liberazione Martin Gottfried Weiss, che comandava quel campo alle porte di Dachau e 123 tra fabbriche e campi annessi, consegnò tutto a un gruppo di prigionieri, che fu denominato Comitato Internazionale di Dachau, e fuggì nottetempo con gran parte delle guardie regolari del campo.
Un membro del Comitato Internazionale, Arthur Haulot, racconta che al campo arrivarono militari tedeschi e ungheresi arruolati nelle SS, per consegnare i prigionieri all’esercito statunitense.
Quei momenti vengono ricordati in questo fine settimana: nel campo, trasformato in memoriale, sono state deposte corone di fiori, e una messa serale anticipa le funzioni della domenica mattina, i ricordi dei sopravvissuti e delle autorità di fronte all’ex crematorio e la processione che si svolge ogni anno.