Da lunedi lo stato dell’Arkansas, negli Usa, prevede di eseguire sette condanne a morte in undici giorni.
Da lunedi lo stato dell’Arkansas, negli Usa, prevede di eseguire sette condanne a morte in undici giorni. La drastica accelerazione delle procedure – l’ultima esecuzione nello Stato risale al 2005 – è stata giustificata col fatto che a fine aprile scadono i farmaci per le iniezioni letali.
Il governatore Asa Hutchinson spiega che “ci sono famiglie delle vittime che da 25 anni vivono in un incubo”, ma aggiunge che l’ultima parola toccherà al tribunale al quale si sono rivolte due case farmaceutiche.
Le società hanno chiesto che venga impedito allo Stato dell’Arkansas di usare i propri farmaci, ottenuti – sostengono – aggirando il codice etico delle compagnie.
Dal 1976, quando la Corte Suprema ha dato luce verde al ritorno della pena di morte, nessuno stato ha giustiziato tanti detenuti in un arco di tempo così stretto.
La raffica di esecuzioni ha scatenato denunce e proteste: una veglia è stata organizzata davanti alla residenza del governatore Hutchinson, mentre la sera di Venerdi Santo si è svolta una marcia nel cuore di Little Rock.