Attacco a Londra, l'attentatore è Khalid Masood. Isis rivendica il gesto

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Di Debora Gandini
Attacco a Londra, l'attentatore è Khalid Masood. Isis rivendica il gesto

Sono ormai quattro le vittime di Khalid Masood, 52 anni. È lui il killer che a Londra ha compiuto una strage lanciandosi a folle velocità con un suv sul Westminster Bridge. Un uomo che era rimasto gravemente ferito è morto per le ferite riportate.

A rendere noto il nome dell’attentatore è stata Scotland Yard. Masood era nato in Gran Bretagna, nel Kent, si sarebbe trasferito recentemente nella regione del West Midlands. Era noto alla polizia britannica per atti di criminalità, ma nessun indizio che avrebbero potuto far pensare che stesse progettando un attentato.

“Era un normale padre di famiglia, racconta una vicina di casa, aveva l’abitudine di portare il figlio a scuola la mattina, di prendersi cura del giardino. L’ho visto molte volte tagliare l’erba e tornare a casa con la spesa.”

Tanti i punti interrogativi ancora da chiarire. Forse un lupo solitario, un foreign fighter. Intanto arriva la rivendicazione ufficiale dell’Isil che su un sito con la frase, “sangue al sangue”, attribuisce l’attacco nel cuore di Londra a un soldato del Califfato. Per il capo dell’Antiterrorismo britannico, Mark Rowley, l’aggressore avrebbe agito da solo, un atto ispirato dal terrorismo internazionale.

Quello che è certo è invece che le otto persone fermate mercoledì notte tra Birmingham e la City stavano per compiere un altro attacco forse dopo quello al Parlamento. Intanto Londra, tra paura e misure di sicurrezza rafforzate, cerca di tornare alla normalità.