Iraq: esercito prende acquedotto di Mosul, scoperta fossa comune con 500 corpi

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Di Salvatore Falco
Iraq: esercito prende acquedotto di Mosul, scoperta fossa comune con 500 corpi

L’esercito iracheno conquista la principale centrale idrica di Mosul è lascia l’Isil senz’acqua.

La resistenza dei combattenti jihadisti inizia a collassare. Le forze irachene sono riuscite a liberare anche altri due quartieri nella parte occidentale della roccaforte dell’Isil e si preparano alla battaglia per liberare la città vecchia, sul versante ovest del fiume Tigri, che potrebbe registrare alcuni dei più difficili combattimenti di tutta l’operazione.

“Alcune donne sono state colpite da un lancio di mortaio mentre erano in strada – dice un giovane rimasto ferito – Ci siamo precipitati per aiutare i feriti e siamo stati colpiti da un secondo mortaio”.

Secondo un quotidiano israeliano, al Baghdadi si nasconde in un villaggio nel deserto e pensa alla sua sopravvivenza. Il califfo non diffonde messaggi registrati da novembre, due settimane dopo l’offensiva dell’esercito iracheno su Mosul e la propaganda dell’Isil non ha diffuso messaggi dopo aver perso il controllo della parte orientale della città.

“Hanno costretto le donne a indossare il velo e i giovani a indossare i pantaloni e a farsi crescere la barba – racconta un residente del distretto di Mansour – Siamo feriti e umiliati. Ci hanno addirittura proibito di fumare. Prima le sigarette costavano l’equivalente di 4 dollari e ora ne costano 25. Non avevamo cibo. Fame e disoccupazione sono diventate un’abitudine”.

Almeno 45 mila civili sono stati costretti a lasciare, dallo scorso 25 febbraio, la parte occidentale di Mosul, mentre una fosse comune con 500 cadaveri è stata trovata nei pressi della prigione di Badush. Si tratta di “prigionieri civili” uccisi dai jihadisti.