Missile nordcoreano raggiunge le acque del Giappone

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La Corea del Nord torna a mettere in allarme la comunità internazionale con il lancio di due missili a media gittata.

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La Corea del Nord torna a mettere in allarme la comunità internazionale con il lancio di due missili a media gittata. Uno sarebbe esploso in fase di lancio, l’altro ha raggiunto le acque territoriali del Giappone (un fatto che non accadeva da 18 anni) e le ha sorvolate per circa 1.000 km, inabissandosi a ovest della penisola di Oga.
Il governo di Tokyo protesta.

“È una minaccia considerevole per la nostra sicurezza nazionale – afferma il premier Shinzo Abe – il fatto che il missile della Corea del Nord sia approdato nella zona economica esclusiva del Giappone. Ho protestato con forza contro quest’atto imperdonabile della Corea del Nord, che sfida le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il Giappone se ne occuperà con fermezza e in collaborazione con gli Stati Uniti e la Corea del Sud.”

Secondo fonti sudcoreane, il missile avrebbe avuto una gittata di 1.300 km e sarebbe stato in grado anche di raggiungere le coste nipponiche. A metà luglio Pyongyang aveva minacciato azioni contro lo scudo antimissile statunitense in programma a difesa di Seul e aveva lanciato 3 razzi verso il Mar del Giappone.
In precedenza, test nucleari e lanci di missili a lunga gittata avevano spinto l’Onu, a marzo, ad inasprire le sanzioni contro la Corea del Nord.

Tra qualche settimana sono in programma nuove vaste manovre congiunte tra forze statunitensi e sucoreane, che Pyongyang considera una provocazione e una “prova generale di una invasione”.

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