Turchia: sospesa convenzione diritti umani, opposizione "golpe civile"

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Di Salvatore Falco
Turchia: sospesa convenzione diritti umani, opposizione "golpe civile"

Il governo turco annuncia la sospensione della Convenzione europea per i diritti umani nel giorno in cui il parlamento approva lo stato d’emergenza di tre mesi annunciato dal Presidente Recep Tayyip Erdogan.

Non volevamo essere in uno stato di emergenza ieri e non lo sosteniamo oggi

Mehmet Tum Parlamentare dell'opposizione turca

Il vice premier sostiene, però, che durerà al massimo 45 giorni.

“La stato di emergenza non avrà alcun effetto sull’attività economica o sociale – dice il ministro della Giustizia, Bekir Bozdağ – Lo stato di emergenza non è la legge marziale”.

Ma l’opposizione di sinistra attacca la maggioranza denunciando un golpe civile.

“Come sappiamo, lo stato di emergenza limita la democrazia e gli strumenti democratici – dice Mehmet Tum, deputato del Chp, il Partito Repubblicano del Popolo – Voglio ribadire, ancora una volta, che non volevamo essere in uno stato di emergenza ieri e non lo sosteniamo oggi”.

Il ruolo di mediatore con l’opposizione, alla quale Erdogan riconosce di aver respinto il tentativo di golpe – ma che ora teme di essere coinvolta nelle rappresaglie – spetta all’ex Presidente Abdullah Gul.

Nel frattempo il Presidente continua l’epurazione: le forze di sicurezza hanno arrestato altri 384 soldati. Sale così a oltre 9mila il numero degli arresti, tra i quali quasi 7mila militari e oltre 700 giudici. La scure di Erdogan si concentra ora soprattutto su giustizia ed educazione e sono oltre 55mila le persone coinvolte.