Con l’entrata in vigore dell’accordo tra Ankara e Bruxelles, sono stati rafforzati i pattugliamenti navali. Da venerdì i guardacoste turchi hanno
Con l’entrata in vigore dell’accordo tra Ankara e Bruxelles, sono stati rafforzati i pattugliamenti navali.
Da venerdì i guardacoste turchi hanno intercettato oltre 1000 migranti che tentavano di partire per la Grecia.
Adulti e bambini, rinchiusi nel centro di identificazione di Dikili, urlano la loro disperazione.
Al tempo stesso, sulle coste greche gli sbarchi non sembrano affatto conclusi. Sull’isola greca di Lesbo sono arrivati anche questa domenica profughi che dichiarano di voler raggiungere altri Paesi europei.
“Sono arrivato qui perché voglio andare in Danimarca e finire gli studi” racconta un giovane siriano, Hussein Ali Muhammad. “Ho lavorato sodo in Turchia per mettere insieme il denaro per venire qui. E dopo tutto questo devo tornare in Turchia? È molto pericoloso e molto brutto.”
Le ONG giudicano ingiusta l’intesa che prevede che l’Europa accolga legalmente un profugo per ogni irregolare rispedito in Turchia (un piano che Atene considera attualmente irrealizzabile). Di fatto, i circa 50 mila rifugiati presenti in Grecia rischiano di rimanere bloccati in una pericolosa situazione di stallo.