Corea del Sud: prime proteste contro le esercitazioni congiunte con Usa

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Le massicce esercitazioni militari in corso in Corea del Sud preoccupano parte della popolazione. Tanto che centinaia di pacifisti hanno inscenato

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Le massicce esercitazioni militari in corso in Corea del Sud preoccupano parte della popolazione. Tanto che centinaia di pacifisti hanno inscenato una protesta al Porto di Pusan, nel sud est del paese.
Nell’area sono mobilitati migliaia di soldati statunitensi e sudcoreani per partecipare alle più grandi manovre militari di sempre.

“Le esercitazioni congiunte non possono far altro che mettere la nostra penisola in pericolo di guerra – dice un manifestante – La popolazione della Corea del Nord e del Sud fa parte della stessa nazione. Dovremmo evitare la presenza di poteri esterni”.

Per le manovre congiunte Washington-Seul, che proseguiranno fino al 30 aprile si contano 17mila soldati americani e quasi 300mila sudcoreani.
Oltre agli F-22, gli Stati Uniti hanno condotto nella regione un sommergibile e una portaerei, entrambi e propulsione nucleare.

Contemporaneamente in questi giorni satelliti spia americani, hanno rilevato per un’intensa attività della marina della Corea del Nord. Secondo le prime ipotesi diffuse dal Pentagono Pyongyang avrebbe perso le tracce di un suo sottomarino, progettato per missioni di sabotaggio. Non si sa se sia alla deriva o se sia affondato.

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