A due giorni dalle elezioni legislative in Iran, il campo moderato sa che il voto è un test nei confronti del governo di Hassan Rohani e che il
A due giorni dalle elezioni legislative in Iran, il campo moderato sa che il voto è un test nei confronti del governo di Hassan Rohani e che il risultato influirà sulla sua possibile rielezione nel 2017.
Il leader moderato Mohammad-Reza Aref ha il sostegno degli ex-Presidenti Mohammad Khatami e Akbar Rafsandjani. Cuore del suo discorso: l’economia.
“Nell’ultima esperienza di governo riformista, come quella attuale, abbiamo avuto successo in diversi campi a partire dall’economia. Dio voglia che riusciamo a continuare sul medesimo cammino” ha detto Aref.
Il tema centrale della campagna elettorale, nell’era post-sanzioni, è esattamente lo stesso anche per Gholam Ali Hadad Adel candidato dei conservatori i quali, per più di un decennio sotto la presidenza di Ahmadinejad, hanno dominato le istituzioni politiche della Repubblica Islamica.
“Oggi il principale problema del Paese è l’economia e il futuro Parlamento deve fare i conti con questa situazione” ha detto Hadad Adel.
Venerdì 55 milioni di persone eleggeranno sia i 290 deputati del Parlamento di Teheran che l’Assemblea degli Esperti composta da 86 membri. Sono questi esponenti religiosi incaricati di nominare la prossima Guida suprema, successore dell’Ayatollah Khamenei.