Polo Nord non è più sinonimo di gelo. Le temperature in questo periodo sono vicine allo zero, circa 25 gradi al di sopra della media del periodo. Il
Polo Nord non è più sinonimo di gelo. Le temperature in questo periodo sono vicine allo zero, circa 25 gradi al di sopra della media del periodo.
Il fenomeno è dovuto alla bassa pressione che spinge aria calda verso il Polo, come spiega il meteorologo Jesper Theilgaard: “L’aria calda va a nord, arriva alle Svaalbard, quindi vira sul Nord della Groenlandia e fino al Polo Nord.”
Le tempeste su Islanda e Regno Unito favoriscono lo spostamento di venti relativamente caldi dalle Azzorre e dalla Penisola Iberica all’Artico.
Dal 1948 ad oggi, solo altre due volte le temperature al Polo avrebbero raggiunto lo zero.
“Quando c‘è calore sulla superficie e si produce acqua che poi si congela di nuovo, allora tutto lo strato viene riscaldato, quindi, anche se torna a raffreddarsi in inverno, lo strato non sarà mai spesso” spiega la professoressa Dorthe Dahl-Jensen. “In questo modo si riscalderà ancora di più e ci sarà meno ghiaccio l’anno successivo.”
Difficile stabilire in che misura queste temperature eccezionali al Polo siano un fenomeno passeggero, legato anche alla ciclicità del Nino, o siano destinate a diventare sempre più frequenti.