Non è la prima volta che l’opposizione nazionalista usa gas lacrimogeni in piena assemblea, questo in segno di protesta contro accordi conclusi dal
Non è la prima volta che l’opposizione nazionalista usa gas lacrimogeni in piena assemblea, questo in segno di protesta contro accordi conclusi dal governo con Serbia e Montenegro.
Il blocco dei lavori parlamentari con l’uso di lacrimogeni va avanti da oltre tre mesi, con l’opposizione che chiede l’annullamento dell’accordo con Belgrado per la creazione della nuova Associazione delle comunità serbe in Kosovo, e di un altro con Podgorica sulla demarcazione della frontiera con il Montenegro.
L’opposizione pensa che questi accordi possano minare l’integrità territoriale della nazione.
Il Presidente dell’assemblea, Kadri Veseli, ha esortato l’opposizione a utilizzare il Parlamento come sede politica e rispettare le sue regole e la legge.
La protesta appena una settimana dopo un’altra manifestazione, non certo pacifica, con gas e lancio di uova contro il premier Isa Mustafa.