Sono oblligatorie e di fortissima importanza per valutare l’operatore del governo: le primarie in Argentina chiamano alle urne tutti gli elettori dai
Sono oblligatorie e di fortissima importanza per valutare l’operato del governo: le primarie in Argentina chiamano alle urne tutti gli elettori dai 18 ai 70 anni per scegliere il candidato alle presidenziali del 25 ottobre.
Il “Fronte per la vittoria”, il partito della presidente Christina Kirchner, presenta un unico candidato, il governatore di Buenos Aires, Daniel Scioli, che punta tutto sulle riforme. La principale coalizione dei partiti di opposizione, Cambiemos, presenta tre candidati. Il favorito è il sindaco di Buenos Aires, il conservatore Mauricio Macri, potente uomo d’affari.
Cristina Kirchner, presidente in carica da 8 anni, non si può ricandidare per i limiti imposti dalla costituzione.
“Ogni volta che ci sono state le elezioni, dal 1983 fino ad oggi, specialmente per le presidenziali, il Paese è sempre stato in un contesto complicato. Ora siamo in una situazione mai vista prima: gli argentini possono votare con grande tranquillità”.
Le primarie sono interpretate dagli analisti come una sorta di sondaggio per le elezioni presidenziali con cui misurare il consenso dei diversi candidati. I primi risultati non ufficiali danno Scioli in testa su Macri.