Contrattacco militare e mediatico degli integralisti islamici nigeriani Boko Haram in risposta alla decisione di Nigeria, Ciad, Camerun, Niger e Benin di dar vita a una forza internazionale anti-jihad
La situazione è allarmante: 1 persona ogni 2 che attraversano la frontiera non ha la certezza di un pasto, mentre è malnutrito 1 bambino su 3
Centinaia di persone ogni giorno arrivano in Niger dal nord della Nigeria. Abbandonano i loro villaggi per sfuggire agli attacchi di Boko Haram. In Nigeria, un milione e mezzo di persone sono in fuga dal gruppo armato salafita.
“Il nostro villaggio è stato invaso da Boko Haram – racconta Fanna – Ho sentito degli spari e sono corsa fuori casa. Ho visto due cadaveri, così ho afferrato il mio bambino e sono corsa via”.
Nigerian #refugees: 233123
#IDPs in northern #Nigeria: Min. 1,5 million
The EU response: http://t.co/ZEQO0QDDUGpic.twitter.com/bUEmyY3fC7
— EU Humanitarian Aid (@eu_echo) February 4, 2015
Sono almeno 153.000 i nigeriani fuggiti nei Paesi vicini. La maggior parte di essi, circa 100.000, sono ora in Niger, il paese più povero del mondo.
Il Programma alimentare mondiale lancia l’allarme. L’agenzia quest’anno dovrà provvedere al sostentamento di 230.000 persone nella regione del Lago Ciad, per il 70% donne e bambini.
“La situazione è critica e allarmante se si considera che 1 persona ogni 2 che attraversano la frontiera non ha la certezza di un pasto – spiega Antonio Avella, operatore del programma Alimentare per il Niger – mentre è malnutrito 1 bambino su 3”.
Nigeria violence drives refugees into #Niger, puts further strain on already struggling nation http://t.co/eXXOwkCw6Vpic.twitter.com/fjJxRGD6KT
— World Food Programme (@WFP) February 9, 2015
Boko Haram, intanto, aumenta gli attacchi oltre i confini nigeriani e l’Unione Africana ha proposto l’istituzione di una forza multinazionale di 8.750 uomini.
Three nations battle Boko Haram as conflict takes on growing international perspective http://t.co/SAQWHuCSrTpic.twitter.com/nDzhPq7tNX
— Chicago Tribune (@chicagotribune) February 4, 2015
Invieranno soldati, oltre alla Nigeria, Ciad, Camerun, Niger e Benin. L’obiettivo è quello di arginare il gruppo salafita in sei settimane, per permettere lo svolgimento delle elezioni presidenziali e legislative in Nigeria, rinviate al 28 marzo.
L’esercito del Ciad è già intervenuto con successo in Camerun: “Le nostre forze armate si difendono e avanzano sempre, contro qualsiasi nemico – assicura il generale, Ahmat Dari Bazine – Siamo pronti ad affrontarli. Sono solo piccoli banditi, teppisti. È una setta criminale, non un esercito che rispetta le convenzioni internazionali”.
La risposta di Boko Haram al progetto della forza internazionale è militare e mediatica. I miliziani hanno attaccato tre località in Camerun sequestrando decine di persone, mentre la città di Diffa, in Niger, è stata assaltata tre volte in quattro giorni. Il gruppo armato è riuscito a far esplodere un’autobomba in un mercato.
RT eNCAAfrica</a>: <a href="https://twitter.com/hashtag/BokoHaram?src=hash">#BokoHaram</a> kidnaps 8 girls, kills 7 hostages in Cameroon <a href="http://t.co/ob5QxaFwtk">http://t.co/ob5QxaFwtk</a> <a href="http://t.co/6r3YPi65w3">pic.twitter.com/6r3YPi65w3</a></p>— eNCA (
eNCAnews) February 10, 2015
Nel frattempo su Internet arrivava il messaggio di propaganda del leader dell’organizzazione Abubakar Shekau. “La vostra alleanza non porterà a nulla – ha detto – Vi uccideremo tutti ad uno ad uno”. Da quando, nel 2009, Boko Haram ha cominciato la sua guerra per imporre la sharia, violenza indiscriminata e massacri hanno provocato 15.000 morti.
Boko Haram massacre, never heard of it? Funny, if 2000 white people got killed we'd hear about it for months.. pic.twitter.com/xgy7fEr6Zp
— Kyle Brooks (@KyleBrooks434) January 25, 2015