Una terza notte di proteste negli Stati Uniti dopo la decisione delle autorità del Missouri di non incriminare il poliziotto bianco che ha ucciso Michael Brown, un ragazzo di colore. A Ferguson tuttavia, alla vigilia del Thanksgiving, pochi i manifestanti e un’atmosfera più calma.
E all’indomani delle prime dichiarazioni pubbliche rilasciate da Darren Wilson, l’agente che ha sparato, i genitori di Michael hanno preso la parola. Lesley Mcspadden, la madre del ragazzo:
“Il rispetto è assolutamente il punto centrale. E meritiamo lo stesso livello di rispetto e invece non l’otteniamo” ha detto. “Tutto quello che avremmo voluto era giustizia per quel che è accaduto a nostro figlio. Credo sia davvero ingiusto e io, veramente, non avrei mai pensato che le cose potessero andare così, che questo sia il modo in cui vanno le cose. Non avrei mai pensato che il sistema ti possa deludere a tal punto”.
Intanto le proteste contro un sistema percipito come razzista e ingiusto hanno continuato a moltiplicarsi in tutto il Paese, soprattutto nelle grandi città. Migliaia di persone sono scese in strada a Los Angeles, Boston, New York e Atlanta. E ieri una grande manifestazione si è svolta anche a Londra, davanti all’ambasciata degli Stati Uniti.