Cerimonia solenne a Strasburgo per dare il benvenuto alla Croazia, ventottosimo membro dell’Unione europea.
Il presidente del Parlamento europeo ha accolto dodici nuovi deputati ricordando l’evoluzione del paese, dopo la guerra degli anni ’90. “I croati- ha detto Martin Schulz- hanno intrapreso una lunga strada diversi anni fa, quando hanno riconquistato la libertà dall’oppressione, quando hanno recuperato sovranità nazionale. La strada verso l’Europa e’ stata una consequenza di questa libertà riconquistata”.
La Croazia è il secondo paese dell’ex Yugoslavia ad accedere all’Unione europea, dopo l’ingresso della Slovenia nel 2004, è un passo in piu’ verso la stabilizzazione dei Balcani.
Tuttavia il paese di appena quattro milioni di abitanti entra in piena crisi economica, con un disoccupazione al venti percento e un Prodotto Interno Lordo del 40% piu’ basso della media europea. Al di là delle celebrazioni ufficiali, molti paesi, tra cui la Germania, intendono limitare l’ingresso dei lavoratori croati. In Italia, è soprattutto la regione Veneto a chiedere una moratoria di due anni.
Euronews ha intervistato il direttore delle ricerche del Centro internazionale di studi e ricerche, il professor Jaques Rupnik.