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Gaza, inviati Usa in Israele per garantire la tregua con Hamas in attesa del vicepresidente Vance

La gente si riunisce per accogliere un ostaggio israeliano liberato mentre torna a casa dall'ospedale di Mevaseret Zion, 19 ottobre 2025.
La gente si riunisce per accogliere un ostaggio israeliano liberato mentre torna a casa dall'ospedale di Mevaseret Zion, 19 ottobre 2025. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Gavin Blackburn
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Steve Witkoff e Jared Kushner hanno parlato con il premier Netanyahu in attesa dell'arrivo del vice di Trump. L'esercito di Israele e Hamas hanno ribadito l'impegno per la tregua, ma le parti si accusano di altre violazioni e vittime lunedì. Hamas ha riconsegnato un altro ostaggio morto

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L'inviato speciale, Steve Witkoff, e il genero del presidente degli Stati Uniti, Jared Kushner, sono arrivati in Israele lunedì per sostenere il traballante cessate il fuoco tra Israele e Hamas, un giorno dopo che l'accordo ha avuto la sua prima crisi e che Israele ha minacciato di interrompere i trasferimenti di aiuti dopo avere accusato Hamas di avere ucciso due soldati.

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, li ha ricevuti a Gerusalemme secondo quanto riferito dai media locali. In Israele è atteso nelle prossime ore anche il vicepresidente Usa, J.D. Vance.

Nel corso dell'incontro, Witkoff e Kushner hanno detto a Netanyahu che si aspettano che "Israele rispetti il cessate il fuoco, tranne nel caso delle azioni di autodifesa delle forze armate", secondo quanto riportato dal sito web d'informazione Ynet.

Intanto a Washington Donald Trump ha minacciato di "sradicare i militanti" di Hamas a Gaza se non "faranno i bravi", ricevendo il primo ministro australiano, Anthony Albanese, "stiamo dando ad Hamas un'ultima chance".

Proseguono i raid di Israele a Gaza nonostante la tregua

Il premier israeliano ha specificato intervenendo alla Knesset che nei bombardamenti di domenica Hamas è stata "attaccata con 153 tonnellate di bombe".

L'esercito israeliano (Idf) aveva comunque dichiarato dopo i raid che avrebbe continuato a rispettare la tregua. Lunedì invece un jet abbia bombardato miliziani che si avvicinavano alla linea che demarca il territorio temporaneamente controllato dall'Idf (la cosiddetta Linea Gialla) e altri bombardamenti sono stati riportati a Deir al-Balah.

Il ministro degli Esteri di Israele, Gideon Sa'ar, ha accusato Hamas di "continuare a violare il cessate il fuoco", oltrepassando la linea di demarcazione a est di Gaza City.

L'emittente tedesca Zdf ha denunciato invece che un proprio collaboratore, un giornalista palestinese che lavorava per la Palestinian Media Production, è morto in colpito da un razzo a Deir Al-Balah.

Le autorità di Gaza parlano di circa 60 morti nelle ultime 24 ore e di almeno 80 violazioni della tregua da parte israeliana dalla sua entrata in vigore.

Hamas annuncia consegna del 13esimo dei 28 ostaggi morti

Dopo le minacce del premier Netanyahu domenica di chiudere i valichi invece e l'intervento statunitense le consegne di aiuti nella Striscia dal lato israeliano sono state messe in calendario come previsto.

Non è chiaro però se il flusso di aiuti sia effettivamente ripreso, di certo non è avvenuto da Rafah, il principale valico con l'Egitto che l'accordo di Sharm El-Sheikh designa come accesso primario a Gaza.

L'entrata di cibo e beni di prima necessità nella Striscia è stato legato sin da subito dal governo israeliano al rilascio degli ostaggi vivi e morti tenuti a Gaza. "Una settimana fa abbiamo riportato in patria i 20 ostaggi vivi rimanenti e con loro 12 corpi di rapiti, ma la missione non è ancora completata", ha detto Netanyahu domenica in Parlamento leggendo i nomi dei 16 ostaggi i cui corpi non sono ancora stati riconsegnati.

L'ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, hanno annunciato il rilascio di un altro corpo entro le 20 di lunedì. Le truppe dell'Idf a Gaza hanno confermato intorno a quel termine di avere ricevuto il feretro dalla Croce Rossa che lo ha preso in consegna da Hamas nel sud di Gaza. I resti saranno poi trasportati all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione.

Palestinesi raccolgono volantini lanciati da un drone israeliano che avvertono la popolazione di stare lontano dalla cosiddetta linea gialla a Khan Younis, 20 ottobre, 2025
Palestinesi raccolgono volantini lanciati da un drone israeliano che avvertono la popolazione di stare lontano dalla cosiddetta linea gialla a Khan Younis, 20 ottobre 2025 AP Photo

Il decisivo intervento Usa per contenere la recrudescenza della guerra a Gaza

È passata più di una settimana dall'inizio della tregua mediata dagli Stati Uniti e da Paesi arabi per porre fine a due anni di guerra tra Israele e Hamas a Gaza.

Donald Trump, ha dichiarato domenica ai giornalisti a bordo dell'Air Force One che Hamas è stato "piuttosto sconclusionato" e "ha sparato un po'", suggerendo che la violenza potrebbe essere colpa di "ribelli" all'interno dell'organizzazione piuttosto che della sua leadership.

Dall'inizio del cessate il fuoco, le forze di sicurezza di Hamas sono tornate nelle strade di Gaza, scontrandosi con gruppi armati e uccidendo presunti criminali in quello che il gruppo militante afferma essere un tentativo di ripristinare l'ordine pubblico nelle aree in cui le truppe israeliane si sono ritirate.

Nel frattempo, sono emersi video di militanti di Hamas che avrebbero giustiziato sommariamente dei palestinesi nelle strade, a seguito di notizie che indicano che il gruppo ha preso di mira possibili concorrenti, mentre cerca un modo per rimanere al potere nella Striscia.

Gli accordi mediati da Trump prevedono il disarmo del gruppo e l'istituzione di un governo di tecnici sotto supervisione internazionale. Questi punti dell'intesa per quanto ampiamente discussi e promossi dai mediatori non sono stati ancora concordati e sottoscritti dalle parti, in attesa di nuovi negoziati sulla seconda fase dell'accordo.

In un'intervista rilasciata al programma 60 Minutes sull'americana Cbs nel fine settimana, Kushner ha dichiarato che il successo o il fallimento dell'accordo dipenderà dalla capacità di Israele e del meccanismo internazionale di creare un'alternativa valida ad Hamas.

"Se avranno successo, Hamas fallirà e Gaza non sarà più una minaccia per Israele in futuro", ha dichiarato l'imprenditore coinvolto nei negoziati pur in assenza di un ruolo ufficiale nella Casa Bianca, a differenza del primo mandato di Trump tra il 2016 e il 2020.

Un camion che trasporta aiuti umanitari attraversa Khan Younis, 20 ottobre 2025
Un camion che trasporta aiuti umanitari attraversa Khan Younis, 20 ottobre 2025 AP Photo

Nel frattempo, una delegazione di Hamas guidata dal capo negoziatore e corresponsabile dell'ufficio politico del gruppo Khalil al-Hayya si è recata al Cairo per seguire l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco con i mediatori e altri gruppi palestinesi.

"A meno che non si assista a un cambiamento reale e duraturo sul terreno, compreso un aumento degli aiuti a Gaza, la minaccia di sanzioni rimane sul tavolo", ha dichiarato Kaja Kallas riferendosi a Israele.

Per l'Alta rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, che ha parlato lunedì al termine del Consiglio Affari esteri in Lussemburgo, gli attacchi di Hamas "contro i civili palestinesi e il suo rifiuto di deporre le armi rendono il cessate il fuoco sempre più fragile".

Kallas ha aggiunto che l'Eubam Rafa (la missione civile dell'Ue che dovrebbe fornire una presenza neutrale al valico di Rafah) necessita dell'approvazione sia delle autorità egiziane che di quelle israeliane per poter funzionare.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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