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Israele accusa Hamas di aver violato il cessate il fuoco: attacchi su Rafah

Palestinesi osservano membri del gruppo militante di Hamas mentre cercano i corpi degli ostaggi israeliani a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, domenica 19 ottobre 2025.
Palestinesi osservano membri del gruppo militante di Hamas mentre cercano i corpi degli ostaggi israeliani a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, domenica 19 ottobre 2025. Diritti d'autore  Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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I media israeliani hanno riferito che l'Idf ha lanciato attacchi multipli nella città meridionale di Rafah dopo le notizie di scontri armati tra combattenti di Hamas e soldati israeliani. Il gruppo militare nega di aver attaccato postazioni israeliane

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L'esercito israeliano (Idf) è tornato a bombardare la Striscia di Gaza dopo aver accusato Hamas di aver violato il cessate il fuoco domenica.

Secondo fonti dell'Idf, riportate dai media israeliani, il gruppo militare avrebbe aperto il fuoco contro un mezzo del genio a Rafah. In risposta, l'Aeronautica militare ha attaccato la zona di Rafah.

Nel frattempo, due palestinesi sono stati uccisi da un attacco israeliano a Jabalia, nel nord di Gaza, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Wafa.

Il funzionario di alto rango di Hamas Izzat al-Risheq ha negato la notizia affermando che il gruppo rimane impegnato nel cessate il fuoco. Media affiliati ad Hamas, secondo Times of Israel, hanno poi riferito che l'operazione a Rafah era diretta contro Yasser Abu Shabab, leader di una milizia che si trovava in una zona sotto il controllo israeliano.

Idf conferma l'attacco a Rafah

L'esercito israeliano ha poi confermato l'attacco a Rafah. "Stamattina, i terroristi hanno lanciato un missile anticarro e sparato contro le truppe dell'Idf impegnate in conformità con l'accordo di cessate il fuoco a smantellare le infrastrutture terroristiche nella zona di Rafah, nel sud di Gaza. In risposta, le forze hanno iniziato a colpire la zona per eliminare la minaccia e smantellare i tunnel e le strutture militari utilizzati per attività terroristiche", si legge nel post pubblicato su X. "Queste azioni terroristiche costituiscono una palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco e le Idf risponderanno con fermezza", conclude il messaggio.

L'esercito israeliano, intanto, sta allestendo la linea gialla istituita con l'accordo di pace. Su istruzione del ministro della Difesa, Israel Katz, l'Idf sta collocando 'segnali' lungo la linea che è stata indicata come riferimento per la prima fase del ritiro graduale delle truppe.

Sui social media è stata diffusa un'immagine dove si vedono blocchi gialli di cemento e segnali metallici gialli pronti per la collocazione.

Netanyahu: siamo nella Guerra della redenzione

Durante la riunione settimanale del gabinetto, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la guerra iniziata il 7 ottobre sta volgendo al termine.

“Oggi sottopongo all'approvazione del governo la proposta di dare alla guerra un nome ufficiale e permanente: ‘La guerra della redenzione'”, ha affermato Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio. “Al termine di due anni consecutivi di combattimenti, ricordiamo come abbiamo iniziato. Ci siamo rialzati dal terribile disastro del 7 ottobre”.

L'ala più estrema del governo ha chiesto intanto il ripristino delle operazioni a Gaza dopo gli attacchi di Hamas di domenica mattina. "Guerra", ha scritto il minsitro della finanza israeliano Bezalel Smotrich su X.

"Chiedo al Primo Ministro di ordinare all'Idf di riprendere pienamente i combattimenti nella Striscia di Gaza a pieno regime. Le false illusioni secondo cui Hamas volterà le spalle, o addirittura rispetterà l'accordo firmato, si stanno rivelando pericolose per la nostra sicurezza, come previsto. L'organizzazione terroristica nazista deve essere completamente distrutta, preferibilmente un'ora prima", ha scritto il minsitro della Sicurezza nazionale Ben-Gvir.

Anche l'opposizione ha chiesto una risposta alla violazione del cessate il fuoco a Gaza da parte di Hamas.

“L'attacco di Hamas a Gaza richiede una risposta decisiva, solo così si stabiliscono le regole del gioco”, ha scritto su X il presidente del partito democratico Yair Golan.

“Una vittoria completa nella Striscia di Gaza richiede la costruzione di un'alternativa moderata al governo di Hamas, una questione che il governo ha trascurato, scegliendo il fallimento totale”, ha aggiunto.

Domenica pomeriggio l'ufficio di Netanyahu ha poi fatto sapere che il primo ministro ha ordinato che vengano prese azioni severe contro Hamas.

Identificati i corpi di due ostaggi

Autorità militari hanno informato la famiglia del cittadino thailandese Sonthaya Oakkharasr che il suo corpo è stato restituito a Israele da Hamas la scorsa notte, dopo essere stato identificato da esperti forensi. Lo ha riferito l'Idf. Oakkharasr, 30 anni, è stato ucciso nel Kibbutz Be'eri il 7 ottobre 2023 e il suo corpo in seguito portato a Gaza, secondo quanto indicato dalle Idf. La sua morte fu ufficialmente confermata dall'esercito nel maggio 2024.

L'Idf ha confermato anche l'identificazione di Ronen Tommy Engel, ucciso a 54 anni da Hamas il 7 ottobre 2023 a Nir Oz, mentre era uscito per difendere dalla sua abitazione per difendere la sua famiglia.

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