La delegazione dei Waorani, composta anche da figure spirituali, ha chiesto garanzie di una consultazione preventiva prima di procedere a qualsiasi esplorazione di circa 180mila ettari di terra ancestrale a Pastaza.
I rappresentanti indigeni temono che l'estrazione di petrolio possa devastare gli ecosistemi, sconvolgere il loro stile di vita tradizionale e mettere in pericolo le tribù isolate che vivono nel profondo della foresta amazzonica.
Il governo sostiene che l'espansione petrolifera sia essenziale per la crescita economica, ma gli oppositori affermano che rischia di causare un'erosione culturale e un disastro ecologico.