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Primo studio clinico sui trapianti di rene di maiale nell'uomo al via negli Stati Uniti

Un maiale si trova in un recinto presso una fattoria sperimentale negli Stati Uniti il 29 maggio 2024.
Un maiale in un recinto di una fattoria sperimentale negli Stati Uniti, il 29 maggio 2024. Diritti d'autore  Shelby Lum/AP Photo
Diritti d'autore Shelby Lum/AP Photo
Di AP Agenzie: Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Xenotrapianti da animale a essere umano: il piccolo studio clinico è l'ultimo passo nella ricerca di trapianti da animale a essere umano

Al via la prima sperimentazione clinica per verificare se il trapianto di reni di maiale negli esseri umani possa davvero salvare vite.

United Therapeutics, produttore di reni di maiale modificati geneticamente, ha annunciato lunedì che il primo trapianto dello studio è stato eseguito con successo al NYU Langone Health, un centro medico di New York.

È l’ultimo passo nella ricerca di trapianti da animale a uomo. Un’altra società statunitense, eGenesis, si sta preparando ad avviare nei prossimi mesi una propria sperimentazione clinica su reni di maiale.

Si tratta delle prime sperimentazioni cliniche di xenotrapianto note al mondo.

Per tutelare l’identità del partecipante allo studio, i ricercatori non rendono noto quando è stato eseguito l’intervento al NYU Langone né altri dettagli sul paziente.

Robert Montgomery della NYU, che ha guidato l’equipe di trapianto, ha riferito che il suo ospedale ha già una lista di altri pazienti interessati a partecipare al piccolo trial, che inizialmente includerà sei persone. Se tutto andrà bene, potrà essere ampliato fino a 50 partecipanti con l’adesione di altri centri trapianto.

La Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha autorizzato questi studi rigorosi dopo una serie di esperimenti cosiddetti “per uso compassionevole”, con risultati contrastanti. I primi due trapianti di reni di maiale modificati geneticamente sono durati poco.

Poi i medici hanno iniziato a coinvolgere pazienti che avevano urgente bisogno di un rene ma non erano gravi quanto i primi destinatari. Al NYU Langone, il rene di maiale trapiantato a una donna è durato 130 giorni, prima che dovesse tornare alla dialisi.

L’ultimo record, 271 giorni, è stato raggiunto da un uomo statunitense trapiantato al Massachusetts General Hospital; anche lui è tornato in dialisi dopo che l’organo di maiale ha iniziato a deteriorarsi ed è stato rimosso il mese scorso.

Altri pazienti noti che vivono con un rene di maiale sono un altro paziente del Mass General e una donna in Cina.

"Stiamo andando nella direzione giusta", ha detto Montgomery, alla luce dei progressi fatti dai medici in relazione all'esperienza di ogni paziente. Ha sottolineato che la possibilità di riprendere la dialisi offre anche una rete di sicurezza.

Negli Stati Uniti oltre 100.000 persone, per lo più in attesa di un rene, sono in lista trapianti e migliaia muoiono nell’attesa.

In un gruppo di otto Paesi europei, oltre 10.000 persone sono in lista d’attesa per un rene, secondo la fondazione Eurotransplant International Foundation, che facilita le donazioni di organi.

Come possibile alternativa, gli scienziati stanno modificando geneticamente i maiali in modo che i loro organi siano più simili a quelli umani, cioè meno soggetti a un attacco immediato e alla distruzione da parte del sistema immunitario.

Lo studio di United Therapeutics sta testando reni di maiale con 10 modifiche genetiche: elimina geni suini che innescano il rigetto precoce e una crescita eccessiva dell’organo e aggiunge alcuni geni umani per migliorarne la compatibilità.

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