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Ecco cosa sono i "batteri da incubo" che dilagano negli Stati Uniti

Il campus del CDC statunitense ad Atlanta, il 25 giugno 2025.
Il campus del CDC statunitense ad Atlanta, il 25 giugno 2025. Diritti d'autore  Mike Stewart/AP Photo
Diritti d'autore Mike Stewart/AP Photo
Di Euronews Agenzie: AP
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I "nightmare bacteria" sono particolarmente resistenti ai farmaci grazie al cosiddetto gene NDM e solo due antibiotici risultano efficaci contro le infezioni

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I tassi di infezione da "batteri da incubo" (nightmare bacteria), ossia superbatteri particolarmente resistenti ai farmaci, sono aumentati di quasi il 70 per cento negli Stati Uniti tra il 2019 e il 2023.

Lo afferma un nuovo rapporto del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'agenzia statunitense per la salute pubblica.

Ecco cosa sono i "batteri da incubo"

Questi batteri sono più difficili da trattare a causa del cosiddetto gene Ndm. Solo due antibiotici funzionano contro le infezioni, mentre i farmaci sono costosi e devono essere somministrati per via endovenosa.

Un tempo, i batteri con il gene Ndm erano considerati esotici, legati a un ristretto numero di pazienti che avevano ricevuto cure mediche all'estero. Sebbene i numeri siano ancora esigui, negli ultimi anni il tasso dei casi registrati è aumentato di cinque volte negli Stati Uniti.

Gli effetti dei batteri sul sistema sanitario statunitense

"L'aumento degli Ndm negli Stati Uniti è un grave pericolo e molto preoccupante", ha dichiarato David Weiss, ricercatore di malattie infettive della Emory University, in un'email.

È probabile che molte persone siano portatrici inconsapevoli di superbatteri, il che potrebbe portare a una maggiore diffusione nelle diverse comunità, secondo gli scienziati del Cdc.

Infezioni a lungo considerate di routine e facili da curare, come quelle del tratto urinario, potrebbero diventare problemi cronici, ha dichiarato la dottoressa Maroya Walters, una delle autrici del rapporto.

Le cause potrebbero essere l'uso improprio degli antibiotici e la pandemia

La resistenza antimicrobica si verifica quando germi come batteri e funghi sviluppano la capacità di combattere i farmaci progettati per ucciderli. L’uso scorretto degli antibiotici è stato una delle cause principali di questo aumento: prescrizioni non necessarie hanno rafforzato i germi invece di eliminarli.

Anche la pandemia da COVID-19 potrebbe aver contribuito alla diffusione di batteri resistenti alle cure. "Sappiamo che durante la pandemia c’è stato un enorme aumento nell’uso di antibiotici e ciò si riflette probabilmente nella crescente resistenza ai farmaci", ha scritto in un’email il dottor Jason Burnham, ricercatore della Washington University, non coinvolto nello studio.

Anche gli antibiotici più potenti possono essere inefficaci

Negli ultimi anni, il Cdc ha richiamato l'attenzione sui "batteri da incubo" resistenti a un'ampia gamma di antibiotici, compresi i carbapenemi, una classe di antibiotici considerati l'ultima risorsa per il trattamento di infezioni gravi.

Nel 2023, i ricercatori hanno registrato 4,341 casi di infezioni batteriche resistenti ai carbapenemi. I ricercatori non hanno specificato quanti dei pazienti infetti siano deceduti.

Il tasso di infezioni resistenti ai carbapenemi è aumentato del 69 per cento tra il 2019 e il 2023, ma il tasso di casi di batteri che hanno il gene Ndm è aumentato del 460 per cento, secondo gli autori.

Molti ospedali non effettuano i test per rilevare superbatteri

Il conteggio dei casi però è parziale. Molti stati effettuano test solo nei pazienti ospedalieri in condizioni abbastanza gravi da richiedere test specifici. Molti ospedali non dispongono delle risorse per rilevare alcune forme di resistenza genetica agli antibiotici.

Lo studio ha contato i casi in 29 stati. Tuttavia, i ricercatori del Cdc non disponevano dei dati provenienti da alcuni degli stati più popolosi, inclusi California, Florida, New York e Texas. Questo significa che il numero totale di infezioni negli Stati Uniti "è sicuramente sottostimato", ha dichiarato Burnham.

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