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Quali Paesi europei hanno individuato droni sospetti nel loro spazio aereo?

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Di Anna Desmarais
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Le segnalazioni di droni che sorvolano lo spazio aereo europeo sono aumentate negli ultimi mesi. Vediamo quali sono i Paesi in cui sono stati avvistati i droni e dove

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Almeno dieci Paesi europei hanno registrato misteriose incursioni di droni negli ultimi mesi, alimentando tensioni e preoccupazioni per la sicurezza delle infrastrutture. Lituania, Lettonia, Danimarca, Norvegia, Romania, Polonia, Estonia, Germania e Francia hanno segnalato droni o disturbi nel loro spazio aereo negli ultimi tre mesi.

Il 29 settembre la Danimarca ha temporaneamente vietato tutti i voli di droni commerciali su tutto il territorio nazionale. Nello stesso periodo, l’Unione europea ha annunciato un’iniziativa per creare un “muro di droni” lungo il confine orientale con la Russia, mentre la Nato ha aumentato la vigilanza nei Paesi baltici.

Lituania: droni dalla Russia

Il 28 luglio le autorità lituane hanno riferito che un drone era entrato nel Paese dalla Russia. Il ministro della Difesa Dovile Sakaliene ha spiegato che il velivolo era probabilmente diretto in Ucraina ma era stato deviato sul territorio nazionale. Pochi giorni dopo, il drone è stato ritrovato armato di esplosivo in un’area di addestramento militare.

Un episodio simile si era verificato il 10 luglio. La Lituania ha chiesto supporto alla Nato per rafforzare la difesa aerea, e il segretario generale Mark Rutte ha concordato misure immediate per proteggere la linea del fronte dell’Alleanza.

Polonia: sorvoli e neutralizzazioni

Il 9 settembre almeno 19 droni russi hanno sorvolato lo spazio aereo polacco, definiti da Varsavia un “atto di aggressione”. Le forze armate li hanno abbattuti, segnando il primo scontro diretto con droni russi dall’inizio della guerra in Ucraina. L’Ucraina ha annunciato programmi di addestramento per i colleghi polacchi sulle tattiche anti-drone.

Altri episodi si sono registrati il 13 settembre con il dispiegamento di aerei alleati, e il 15 settembre un drone è stato neutralizzato sopra il palazzo presidenziale di Varsavia. Il 16 settembre due giovani, una 17enne bielorussa e un 21enne ucraino, sono stati arrestati per aver fatto volare droni sopra edifici governativi.

Romania e Lettonia: monitoraggio dello spazio aereo

L’8 settembre un drone russo ha violato lo spazio aereo rumeno, costringendo l’intervento di caccia F-16. Lo stesso giorno, un altro drone è precipitato in Lettonia proveniente dalla Bielorussia.

Le autorità rumene hanno condannato gli attacchi russi contro obiettivi civili ucraini, mentre il presidente lettone Edgars Rinkevics ha assicurato contatti costanti con la Nato. Il 13 settembre la Romania ha individuato un drone kamikaze Shahed 136 vicino al confine con l’Ucraina, ma non abbattuto.

Danimarca e Norvegia: aeroporti chiusi e indagini

La scorsa settimana droni sono stati avvistati sopra cinque aeroporti danesi, tra cui Copenaghen e Aalborg, costringendo alla sospensione dei voli. Le autorità hanno parlato di un attacco coordinato e non hanno escluso un coinvolgimento della Russia.

Anche la Norvegia è stata colpita il 23 settembre, con la chiusura dello spazio aereo di Oslo per circa tre ore. Il 28 settembre nuovi avvistamenti sono stati segnalati sopra basi militari danesi, portando a restrizioni sui voli civili in vista del vertice Ue di Copenaghen. Germania e Svezia hanno fornito supporto tecnico con sistemi anti-drone avanzati.

Francia: droni su base militare

Il 22 settembre droni non identificati hanno sorvolato la base militare di Mourmelon-le-Grand. Fonti militari francesi hanno precisato che non si trattava di piccoli droni e l’incidente ha comportato un aumento delle misure di sicurezza della base, che ospita il 501esimo reggimento carri armati impegnato nell’addestramento di soldati ucraini.

La gendarmeria francese ha aperto un’indagine per risalire alla provenienza dei velivoli.

Germania: sorvoli nel nord del Paese

Il 26 settembre lo stato settentrionale dello Schleswig-Holstein ha segnalato diversi avvistamenti e ha rafforzato le misure anti-drone. Il servizio nazionale di navigazione aerea Dfs ha registrato quest’anno 144 sorvoli sospetti, in gran parte vicino agli aeroporti, e circa il 90 per cento dei casi è stato scoperto da piloti o controllori del traffico aereo. Non è ancora chiaro quanti di questi droni fossero destinati a operazioni di spionaggio.

Impatto e reazioni della Nato

L’aumento degli episodi ha convinto l’Ue e la Nato a rafforzare la vigilanza lungo i confini orientali e nelle aree critiche. La frequenza delle incursioni mette in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture europee e la crescente rilevanza dei droni come strumento di pressione militare e di spionaggio.

Le autorità continuano le indagini, ma al momento non è stato chiarito chi sia responsabile della maggior parte degli avvistamenti.

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