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L'Unione europea resiste alle nuove pressioni di Trump per modificare le regole digitali

Il Segretario di Stato Marco Rubio in una conferenza stampa.
Il Segretario di Stato Marco Rubio in una conferenza stampa. Diritti d'autore  Mark Schiefelbein/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Mark Schiefelbein/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Cynthia Kroet
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Le regole digitali sono state oggetto di diversi attacchi da quando la nuova amministrazione statunitense è salita al potere a gennaio

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Le regole digitali dell'Ue, come il Digital services act (Dsa), non sono in discussione. Lo ha dichiarato un portavoce della Commissione europea in risposta alle notizie riportate dai media secondo cui l'amministrazione statunitense del presidente Donald Trump avrebbe dato istruzioni ai suoi diplomatici di lanciare una campagna di lobbying contro il regolamento digitale del blocco.

La Reuters ha riportato mercoledì che una nota firmata dal segretario di Stato statunitense Marco Rubio avvertiva che l'Ue stava perseguendo restrizioni "indebite" alla libertà di espressione nei suoi sforzi per combattere l'incitamento all'odio e la disinformazione.

Portavoce Commissione Ue: "Accuse di censura relative a Dsa infondate"

Il documento metteva in guardia contro il Dsa, una normativa sulle piattaforme online in vigore dalla fine del 2023 con l'obiettivo di limitare i contenuti e i prodotti illegali online. Un portavoce della Commissione ha risposto a Euronews che "i nostri regolamenti e standard dell'Ue non sono mai stati in discussione e questo non cambierà".

"Confutiamo fermamente qualsiasi affermazione di censura. Le accuse di censura relative al Dsa sono completamente infondate. La libertà di espressione è un diritto fondamentale nell'Ue", ha aggiunto il portavoce.

Le norme dell'Ue sono state oggetto di numerosi attacchi da quando Trump è salito al potere a gennaio. Non solo da parte di funzionari governativi, ma anche da parte delle stesse aziende Big Tech.

Ad aprile, la Commissione ha ribadito che non farà alcuna concessione sulle sue regole digitali e tecnologiche nell'ambito dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti, dopo che un alto consigliere di Trump ha apertamente accusato il blocco di condurre una "guerra legale" contro le Big Tech del Paese.

La commissaria europea per le tecnologie Henna Virkkunen ha dichiarato ad aprile a Euronews: "Le nostre regole sono molto eque, perché sono le stesse per tutti coloro che operano e fanno affari nell'Unione europea. Quindi, abbiamo le stesse regole per le aziende europee, americane e cinesi".

L'esecutivo dell'Ue ha avviato una serie di indagini su aziende, anche statunitensi, per sospette violazioni del Dsa e del Digital Markets Act, le norme sulla concorrenza online.

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