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Trump presenterà un piano d'azione per l'intelligenza artificiale: potrebbe combattere la "woke Ai"

Lo zar dell'intelligenza artificiale e della crittografia della Casa Bianca, David Sacks, parla mentre il Presidente Donald Trump ascolta durante un evento per la firma del GENIUS Act.
Lo zar dell'intelligenza artificiale e della crittografia della Casa Bianca, David Sacks, parla mentre il Presidente Donald Trump ascolta durante un evento per la firma del GENIUS Act. Diritti d'autore  AP Photo/Alex Brandon
Diritti d'autore AP Photo/Alex Brandon
Di Euronews with AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente degli Stati Uniti dovrebbe pubblicare mercoledì l'atteso insieme di norme che potrebbe includere iniziative volute dalle lobby tecnologiche, come l'accelerazione delle vendite di Ai all'estero e semplificazioni nella costruzione di centri dati

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe pubblicare mercoledì un piano d'azione sull'intelligenza artificiale al quale Washington ha lavorato negli ultimi sei mesi.

Poco dopo il suo insediamento, a gennaio, Trump ha avviato un processo di revisione che ha dato ai suoi consulenti tecnologici sei mesi di tempo per elaborare nuove politiche sull'Ai, dopo aver eliminato le linee guida dell'ex presidente Joe Biden.

Un alto funzionario ha riferito all'Associated Press che la legge includerà alcune iniziative già note alle lobby tecnologiche, come accelerare la vendita di tecnologia Ai all'estero e rendere più facile la costruzione dei centri dati che alimentano la crescita dell'intelligenza artificiale.

Il piano potrebbe anche includere alcuni modi per combattere il "pregiudizio liberale" che l'amministrazione Trump vede in ChatGPT (OpenAI) e in Gemini (Google).

David Sacks, ex dirigente di PayPal e ora principale consigliere di Trump per l'Ai, ha criticato la "woke Ai" a più riprese, dopo che Google ha lanciato un generatore di immagini che, alla richiesta di mostrare uno dei padri fondatori del Paese, mostrava uomini neri, asiatici e nativi americani.

L'industria tecnologica ha spinto per ottenere regole di autorizzazione più semplici per collegare le proprie strutture di calcolo all'energia elettrica, ma il boom delle costruzioni di intelligenza artificiale ha anche contribuito ad aumentare la domanda di produzione di combustibili fossili che contribuiranno al riscaldamento globale.

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