Le tecnologie - utilizzate per i lanci satellitari - possono essere applicate anche allo sviluppo di missili balistici
L'Iran afferma di aver condotto con successo un lancio spaziale utilizzando Simorgh, un veicolo di lancio satellitare a due stadi alimentato a propellente liquido. Il vettore ha trasportato il modulo di trasferimento orbitale avanzato Samān-1, un CubeSat e un carico di ricerca. Si tratta dell'ultimo lancio del programma iraniano, accusato dall'Occidente di essere a supporto del programma di missili balistici di Teheran.
Lancio spaziale riuscito, dicono
Il lancio è avvenuto nello spazioporto iraniano Imam Khomeini, nella provincia rurale di Semnan. La televisione di Stato iraniana ha trasmesso un filmato di un corrispondente che discuteva del lancio mentre il Simorgh si alzava in cielo e la gente gridava: “Allah è il più grande!”. Non ci sono state conferme immediate e indipendenti del successo del lancio.
Il Simorgh ha trasportato quello che l'Iran ha descritto come un “sistema di propulsione orbitale” e due sistemi di ricerca in un'orbita di 400 chilometri (250 miglia) sopra la Terra. Un sistema in grado di modificare l'orbita di un veicolo spaziale consentirebbe all'Iran di geosincronizzare le traiettorie dei suoi satelliti, una capacità che Teheran cerca da tempo.
Il razzo ha trasportato anche il satellite Fakhr-1 per l'esercito iraniano. È la prima volta che si sa che il programma civile iraniano abbia trasportato un carico di 300 chilogrammi, il più pesante in relazione a tutti i lanci precedenti con un epilogo positivo.
Stati Uniti, la richiesta di chiarimenti
Le forze armate statunitensi hanno inviato la richiesta di chiarimenti al Comando spaziale del Paese, che non ha risposto immediatamente.
Gli Stati Uniti hanno già sottolineato che i lanci di satelliti iraniani sfidano una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e hanno chiesto a Teheran di non intraprendere alcuna attività che coinvolga missili balistici, in grado di trasportare armi nucleari. Le sanzioni dell'Onu relative al programma di missili balistici dell'Iran sono scadute nell'ottobre 2023.
Il programma spaziale iraniano è guardato con sospetto. Le tecnologie - utilizzate per i lanci satellitari - possono essere applicate anche allo sviluppo di missili balistici. Il timore di un utilizzo estraneo al programma civile viene alimentato dalle accuse di forniture di missili da parte dell’Iran alla Russia.
Le accuse a Teheran
Gli Stati Uniti e l'Ue accusano l’Iran di trasferire missili balistici alla Russia, presumibilmente per essere utilizzati in Ucraina. L’Iran ha costantemente negato qualsiasi coinvolgimento.
Il ministero della Difesa iraniano, che supervisiona il programma spaziale, insiste che i lanci siano per scopi pacifici. Ma secondo gli analisti, “la sovrapposizione tecnologica tra i portatori di satelliti e i missili a lungo raggio è innegabile e avvicina l’Iran ad applicazioni militari avanzate.”