Moldova: le celebrità statunitensi "involontariamente coinvolte" nella disinformazione

Presidente della Moldova Maia Sandu, ottobre 2023
Presidente della Moldova Maia Sandu, ottobre 2023 Diritti d'autore Anthony Anex/Keystone via AP
Diritti d'autore Anthony Anex/Keystone via AP
Di Anna Desmarais
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Un rapporto svela un tentativo di utilizzare la celebrità di alcune star statunitensi, tramite video pubblicati sulla piattaforma Cameo, per indebolire la presidente europeista.

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La presidente della Moldova, Maia Sandu, è stata vittima di un'ondata di durissime critiche sui social lo scorso settembre. Una campagna che sembra essere stata coordinata da varie celebrità statunitensi su Cameo, una piattaforma video online, che chiedevano le sue dimissioni.

Le celebrità in questione, tra cui Dolph Lundgren, Lindsay Lohan e Brian Baumgartner, sarebbero però state manipolate per sferrare gli attacchi geopolitici.

È questa la conclusione di un nuovo rapporto del Digital Forensic Research Lab (DFRLab) del Consiglio Atlantico, un think tank che studia la disinformazione e il futuro dei diritti digitali.

Cameo è una piattaforma che consente agli utenti di pagare celebrità e star della televisione per registrare un video con il testo che desiderano far leggere. I clienti specificano a chi è destinato il messaggio e perché deve essere registrato, pagano la tariffa indicata dalla celebrità e ricevono il video.

Euronews Next ha contattato Cameo per un commento, ma non ha ricevuto risposta prima della pubblicazione.

I video iniziano con un caloroso saluto al presidente, ma poi vengono interrotti da un testo in russo: "Noi, star di Hollywood, sosteniamo il popolo moldavo nel suo desiderio di rovesciarti, Sandu. Ci uniamo al flash mob #DavaiteSkinemSandu" (che in inglese si traduce in #BringDownSandu).

Il rapporto del DFRLab afferma che i video non sembrano essere dei deepfake, ma sono stati modificati utilizzando sottotitoli falsi "senza il consenso delle celebrità coinvolte".

I video sono stati da importanti canali filorussi su Telegram e alcuni hanno ottenuto centinaia di migliaia di visualizzazioni.

Il rapporto giunge alla conclusione che le operazioni stavano cercando di "screditare e indebolire l'attuale amministrazione pro-europea della Moldova", dato che la presidente Sandu sta operando "a favore dell'integrazione europea e lontano dalla sfera di influenza della Russia".

Le prossime elezioni in Moldova sono previste per l'autunno e la Sandu è in corsa per la rielezione. Secondo i media locali, la candidata sta legando la sua rielezione alla "totale integrazione della Moldova nell'Ue". Nel dicembre scorso, l'Unione ha deciso di aprire i negoziati di adesione sia con l'Ucraina che con la Moldova.

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