Rosetta: 'Quando se ne andrà, non stringere troppo"

Rosetta: 'Quando se ne andrà, non stringere troppo"
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Di Euronews
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I cacciatori di comete stanno attraversando un periodo molto impegnativo, visto che passano da una simulazione all’altra per garantire la giusta sequenza di atterraggio a Philae, unità di sbarco che presto lascerà la nave madre Rosetta per avvicinarsi alla cometa 67/P.

Nel European Space Operations Centre in Germania, la squadra passa il suo tempo nella ricerca di errori e per pianificare ogni evenienza in vista del 12 novembre.

Per tutto l’anno Euronews ha seguito la missione Rosettae il direttore dell’operazione Andrea Accomazzo ci spiega: “Il carico di lavoro da parte nostra è significativo, stiamo cercando di coprire ogni singolo caso, compresi tutti i guasti immaginabili per essere pronti ad affrontarli,”

“Ora siamo in fase di attenta osservazione e lentamente abbiamo iniziato a studiare l’orbita della cometa a quote più basse,” spiega Accomazzo. “Ovviamente può accadere in qualsiasi momento che la cometa spinga via il veicolo spaziale dalla sua traiettoria, ma questo non lo possiamo prevedere.”

Nessuno immagina veramente come sarà sulla superficie della cometa. È difficile predire se sia morbida come cenere o dura come ghiaccio. Per la squadra, la prima soluzione sarebbe di certo la migliore: “La più morbida è la più probabile e per il lander l’atterraggio morbido consentirebbe di non capovolgersi”.

E ancora: “Ci sono sicuramente zone sulla superficie della cometa, per esempio i crateri, dove la superficie è estremamente liscia. Probabilmente si tratta di depositi di polvere.”

Intanto, Rosetta manda i suoi selfie dallo spazio.

Quindi qual è il messaggio di Andrea a Rosetta?
“Ciao Rosetta. Tra qualche settimana raggiungerai il culmine della tua vita. Cerca di essere pronta. Noi stiamo facendo del nostro meglio per prepararti a questo evento. Quando il bambino se ne andrà, non stringerlo troppo. Stai tranquilla, si appoggerà delicatamente sulla cometa. Lasciaro andare, questo è il momento di lasciarlo andare. Ciao, ti auguro il meglio.”

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