Il settore della difesa in Europa segna un record: fatturato in aumento del 13,8 per cento nel 2024 e occupazione al livello più alto di sempre, con l’Ue che punta a rafforzare sovranità e capacità militari
Il settore della difesa europeo registra una crescita senza precedenti. Nel 2024 il fatturato delle aziende del comparto è aumentato del 13,8 per cento rispetto all’anno precedente, con 183,4 miliardi di euro generati dalla sola difesa.
Complessivamente, le 4.000 aziende rappresentate dall’Associazione delle Industrie dell’Aerospazio, della Sicurezza e della Difesa d’Europa (ASD) hanno raggiunto un fatturato totale di 325,7 miliardi di euro, segnando un incremento del 10,1 per cento.
Anche l’occupazione diretta nel settore ha raggiunto il livello più alto mai registrato, con 1.103.000 unità, di cui 633.000 nel comparto difesa, in crescita dell’8,6 per cento rispetto al 2023.
Difesa e sicurezza: investimenti strategici per l’Europa
Secondo Micael Johansson, presidente dell’ASD, la crescita della difesa non è solo un indicatore economico, ma un elemento essenziale per la sicurezza, la connettività e la sovranità dell’Europa.
Gli investimenti nel settore rafforzano la competitività industriale, la resilienza e la posizione globale del continente. Johansson sottolinea l’importanza che il prossimo bilancio pluriennale dell’Ue rifletta queste priorità, supportando lo sviluppo delle industrie strategiche europee.
Crescita della produzione militare e spese dei Paesi Ue
L’aumento della produzione difensiva europea è stato stimolato dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022. Gli Stati membri hanno incrementato drasticamente la spesa per la difesa, passando dai 251 miliardi di euro del 2021 ai 343 miliardi di euro nel 2024.
Parallelamente, la Commissione europea ha introdotto strumenti fiscali e pacchetti di incentivi per facilitare gli investimenti industriali e velocizzare la produzione bellica. La proposta per il prossimo bilancio settennale dell’Ue destina alla difesa 131 miliardi di euro, rispetto ai circa 10 miliardi del periodo 2021-2027.
Sfide e priorità industriali
Nonostante i progressi, permangono divergenze tra gli Stati membri sull’opportunità di privilegiare produzioni europee più lente o acquistare attrezzature straniere disponibili. Inoltre, resta cruciale decidere quali capacità militari siano prioritarie.
La Commissione Ue sta preparando una tabella di marcia per la prontezza della difesa, con progetti faro come il “muro di droni” per la sorveglianza del fianco orientale, e sta valutando le **richieste di 19 Paesi per il programma di prestiti Safe**da 150 miliardi di euro, con erogazioni previste entro il primo trimestre 2025.
Il segretario generale dell’ASD, Camille Grand, sottolinea che la crescita dei budget e la cooperazione industriale europea sono segnali positivi, ma è essenziale garantire continuità negli investimenti. Gran parte degli appalti resta ancora destinata a fornitori non europei, evidenziando la necessità di rafforzare la sovranità della catena di approvvigionamento e assicurare che gli investimenti rafforzino le capacità industriali interne, evitando dipendenze strategiche dall’estero.