Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci

La Francia collegherà il suo ID digitale agli account sui social media?

I documenti d'identità digitali sono sempre più diffusi in Europa
I documenti d'identità digitali sono sempre più diffusi in Europa Diritti d'autore  Canva
Diritti d'autore Canva
Di James Thomas
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Le narrazioni fuorvianti sui documenti d'identità digitali sono comuni in rete mentre vari Paesi europei e la stessa Ue si preparano a introdurli al pubblico

Online sta circolando l’idea che la Francia starebbe entrando in un’“era di tracciabilità totale” e che l’identità digitale francese – chiamata France Identité – verrà collegata ai profili social personali.

In realtà, France Identité è solo un’app che permette ai cittadini di creare un’identità digitale basata sulla nuova carta d’identità francese. Serve a dimostrare la propria identità, sia online sia dal vivo. L’app è facoltativa e non sostituisce il documento fisico.

Molti altri Paesi europei hanno già sistemi simili (come Danimarca, Estonia e Spagna), e altri stanno lavorando per introdurli o per aderire al progetto europeo del Portafoglio di identità digitale. Questi ID digitali possono essere usati per accedere ai servizi pubblici, firmare documenti digitali o fare operazioni bancarie online.

La polemica nasce da un post su X (ex Twitter) che sostiene che la Francia voglia collegare l’ID digitale agli account social per identificare gli utenti e controllarne opinioni e parole.

Nel post viene mostrato un video di Paul Midy, parlamentare francese in quota Renaissance, partito del presidente Macron, che parla della necessità di limitare l’anonimato online per combattere molestie e comportamenti illegali.

Il post utilizza un vecchio spezzone di intervista del 2023
Il post utilizza un vecchio spezzone di intervista del 2023 Euronews

Tuttavia, la didascalia è sbagliata: i parlamentari francesi hanno preso in considerazione la possibilità di collegare l'ID digitale ai social media dei cittadini, ma le proposte sono state respinte e il Paese non è attualmente in procinto di introdurre la misura.

L'idea è emersa per la prima volta nel 2023, nell'ambito della discussione sulla legge che mira a garantire e regolare lo spazio digitale, o legge SREN.

All'epoca, Midy e altri avevano presentato un emendamento che avrebbe richiesto una certificazione da parte di una terza parte, approvata dallo Stato, come l'ID digitale, per la creazione di account sui social media.

Le persone avrebbero potuto continuare ad avere uno pseudonimo online e una foto del profilo che non le ritraeva, ma il governo sarebbe stato in grado di rintracciarle in caso di potenziali illeciti, grazie al collegamento dell'account all'ID digitale.

Il video di Midy allegato al post sui social media e i suoi commenti sono effettivamente reali. Tuttavia, sono stati tratti da un'intervista con la stazione radiofonica francese RTL, condotta nel periodo in cui i politici discutevano della proposta di modifica.

The Cube ha scoperto che il video è stato pubblicato per la prima volta su YouTube il 19 settembre 2023.

Alla fine l'emendamento ha incontrato una forte opposizione per la presunta violazione delle norme del Gdpr e del diritto alla libertà di espressione ed è stato ritirato.

La legge finale è entrata in vigore nel maggio 2024, senza la misura che obbliga le persone a collegare l'ID digitale con i loro account sui social media.

Allo stato attuale, l'ID digitale può essere utilizzato per verificare l'età di una persona quando si crea un account sui social media, ma i cittadini non sono tenuti a farlo e l'ID digitale non è automaticamente collegato ai loro account.

Gli ID digitali in generale sono spesso oggetto di narrazioni fuorvianti in rete. The Cube ha già sfatato le affermazioni secondo cui il portafoglio digitale dell'Ue sarebbe una copertura per consentire a Bruxelles di eliminare la privacy dei cittadini e di esercitare un controllo sulle loro vite, ad esempio.

In seguito, esperti indipendenti hanno chiarito che l'obiettivo dell'iniziativa è in realtà quello di offrire maggiore privacy e controllo agli utenti, non di toglierli.

L'autorità francese responsabile di France Identité non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti