Una petizione online contro la legge Duplomb-Menonville, ha superato i due milioni di firme. Il testo è ora in attesa della decisione del Consiglio costituzionale. Il 61 per cento dei francesi è contrario alla legge, che potrebbe autorizzare l'uso di pesticidi controversi come l'acetamipride
“La legge Duplomb è un'aberrazione scientifica, etica, ambientale e sanitaria. Rappresenta un attacco frontale alla salute pubblica, alla biodiversità, a politiche climatiche coerenti, alla sicurezza alimentare e al buon senso. Questa legge è un atto pericoloso.”
Con queste parole pubblicate sul sito dell'Assemblea Nazionale, la 23enne studentessa Éléonore Pattery ha lanciato una petizione destinata a entrare nella storia. In pochi giorni ha raggiunto la soglia delle 500mila firme necessarie per un dibattito parlamentare. Ma non si è fermata lì: lunedì ha superato i due milioni di sottoscrizioni, stabilendo un record assoluto.
Il successo virale della petizione è stato favorito dalla diffusione sui social network da parte di ong, partiti politici e celebrità come Pierre Niney, Julien Doré e EnjoyPhoenix. Il testo chiede l’abrogazione immediata della legge, una revisione democratica del processo con cui è stata adottata (senza un vero dibattito parlamentare) e una consultazione pubblica con esperti di salute, agricoltura, ecologia e diritto.
“Questo successo dimostra che l’intelligenza collettiva esiste, e che prima o poi trionferà”, ha scritto Pattery su LinkedIn. La giovane attivista ha però rifiutato ogni contatto con i media.
Attesa per la decisione del Consiglio costituzionale
La legge Duplomb-Menonville, che prende il nome dai senatori promotori del centro-destra, è finita nel mirino dell’opinione pubblica per le sue disposizioni su bacini idrici, autorizzazioni ambientali per gli allevamenti, e la possibile reintroduzione di pesticidi controversi come l’acetamipride.
Dopo un travagliato iter parlamentare, il testo è stato definitivamente approvato, ma la sua promulgazione è sospesa in attesa del verdetto del Consiglio costituzionale, previsto per il 7 agosto. Solo dopo quella data il presidente Emmanuel Macron potrà decidere se firmare la legge o rinviarla al Parlamento per una seconda lettura.
Il ministro dell’Agricoltura Annie Genevard ha dichiarato che il governo intende comunque promulgarla. Intanto, alcuni esponenti della maggioranza, come Gabriel Attal, hanno chiesto il parere dell’ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria), con il sostegno del ministro della Transizione ecologica Agnès Pannier-Runacher.
Opinione pubblica contraria
Secondo un sondaggio dell’istituto Cluster17, commissionato dal partito ambientalista Génération Écologie e pubblicato da La Tribune Dimanche, il 61 per cento dei francesi è contrario alla legge Duplomb.
Numerose associazioni hanno messo in guardia sui potenziali rischi per la salute e per l’ambiente. Anche se vietato in Francia, l’acetamipride è ancora autorizzato nell’Ue fino al 2033. I suoi effetti sull’uomo restano incerti per l’assenza di studi su larga scala, ma suscita forti timori, soprattutto tra gli apicoltori, che lo definiscono “un killer delle api”.
Tuttavia, alcuni agricoltori, in particolare coltivatori di barbabietole e nocciole, ne chiedono la reintroduzione, considerandolo l’unico mezzo efficace contro determinati parassiti e lamentando una concorrenza sleale rispetto ad altri paesi europei dove il prodotto è ancora utilizzato.