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Italia, Mattarella: Le condizioni del popolo palestinese sono "disumane"

Sergio Mattarella durante le celebrazioni per la Festa della Repubblica italiana, Roma, 02 giugno 2025
Sergio Mattarella durante le celebrazioni per la Festa della Repubblica italiana, Roma, 02 giugno 2025 Diritti d'autore  Mauro Scrobogna/LaPresse
Diritti d'autore Mauro Scrobogna/LaPresse
Di Isidoro Patalano
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In occasione della Festa della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella ha speso delle parole forti per il popolo Palestinese e ha accusato Tel Aviv di aver "ridotto alla fame un'intera popolazione"

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Il presidente italiano Sergio Mattarella ha definito "disumane" le condizioni in cui versa il popolo palestinese in un discorso nell'ambito delle celebrazioni del 79esimo anniversario della Repubblica italiana.

Mattarella usato parole durissime domenica pomeriggio in quello che sarebbe dovuto essere il saluto di rito al Palazzo del Quirinale prima del tradizionale concerto per la Festa della Repubblica, ma diventato discorso politico alla presenza della premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il corpo degli ambasciatori accreditati in Italia.

Il suo discorso allinea l'Italia su nuove posizioni adottate da altri Paesi europei che da qualche settimana hanno sterzato e hanno iniziato a fare pressioni al premier israeliano Benjamin Netanyahu chiedendo di lasciar entrare gli aiuti umanitari a Gaza.

"S'impone subito il cessate il fuoco a Gaza. È disumano che venga ridotta alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli anziani. L'esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all'azione degli organismi internazionali per la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone", ha dichiarato.

Non solo Gaza, ma anche la Cisgiordania e l'Ucraina

La preoccupazione del presidente si rivolge alla sicurezza di tutto il popolo palestinese e alle continue minacce ricevute anche in Cisgiordania.

"È grave l’erosione di territori attribuiti alla Autorità Nazionale Palestinese. I Palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi", ha detto in un riferimento alla possibilità avvallata dall'Unione europea dei "due popoli, sue Stati".

E poi le parole del presidente raggiungono anche l'Ucraina messa sotto assedio da Vladimir Putin.

"Dal territorio d’Europa al Medio Oriente – come ovunque, in qualsiasi continente - l’occupazione illegale di territori di un altro Paese non può essere presentata come misura di sicurezza: si rischia di inoltrarsi sul terreno della volontà di dominio, della barbarie nella vita internazionale".

Mattarella ha chiuso il suo discorso con una stoccata politica in cui ha detto che "la pace non è un ideale per anime ingenue".

"La pace è esperienza che statisti lungimiranti hanno saputo pazientemente costruire: occorre proseguirne l’opera. Non ci si deve - e non ci si può - limitare a evocarla".

La festa della Repubblica e le parole di Giorgia Meloni

Il discorso di Sergio Mattarella si inserisce nel contesto delle celebrazioni della Festa della Repubblica italiana iniziate con la deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria.

Il 2 giugno 1946 il popolo italiano - attraverso un referendum - votò per la nascita della Repubblica.

"Settantanove anni or sono, il popolo italiano decretava, con il suo voto, la nascita della Repubblica, al culmine di un lungo percorso iniziato con la guerra di Liberazione. Con il referendum del 2 giugno 1946, gli italiani scelsero di proseguire in un cammino verso la affermazione di valori di libertà, democrazia e pace", ha scritto Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano.

La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha detto ai giornalisti arrivando in via dei Fori Imperiali di essere "d'accordo con Mattarella" su Gaza.

Le sue parole "sono state importanti e sono in linea con quello che ha già detto il governo. Ringrazio il presidente della Repubblica e sono d'accordo con lui".

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