Paura e edifici distrutti nella capitale, con i residenti di diversi quartieri costretti a trovare riparo nelle stazioni della metropolitana. L'attacco è avvenuto nel corso dello scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev che è andato avanti nelle prime ore di sabato
La capitale ucraina Kiev è stata oggetto di un vasto attacco da parte di droni e missili russi nella notte di venerdì e nelle prime ore di sabato. I raid hanno provocato almeno 15 feriti, secondo quanto riferito dai funzionari ucraini.
Esplosioni e colpi di contraerea sono stati uditi in tutta Kiev, con la popolazione costretta a cercare riparo nelle stazioni della metropolitana.
Poche ore dopo, Russia e Ucraina hanno proseguito con lo scambio di prigionieri, soldati e civili, dopo che venerdì era stato raggiunto un accordo in seguito ai colloqui della scorsa settimana a Istanbul.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministero della Difesa russo hanno dichiarato che sabato ciascuna delle due parti ha riportato a casa altri 307 soldati, dopo i 390 di venerdì.
Nei colloqui svoltisi a Istanbul la scorsa settimana - la prima volta che le due parti si sono incontrate faccia a faccia dopo l'invasione - Kiev e Mosca hanno concordato di scambiare mille prigionieri di guerra e detenuti civili ciascuna.
Per Kiev è stata "una notte difficile"
I funzionari hanno detto che la Russia ha attaccato l'Ucraina con 14 missili balistici e 250 droni Shahed durante la notte, mentre le forze ucraine hanno abbattuto sei missili e neutralizzato 245 droni.
L'amministrazione militare della città di Kiev ha dichiarato che si è trattato di uno dei più grandi attacchi combinati di missili e droni contro la capitale, parlando di “una notte difficile per tutti noi”.
I detriti dei missili e dei droni intercettati sono caduti in almeno sei quartieri della città. Il più colpito è stato Obolon, dove si registrano anche cinque feriti.
Gli attacchi di Mosca causano altre 13 vittime nella notte
Venerdì e nella notte di sabato, 13 civili sono stati uccisi dagli attacchi russi nel sud, nell'est e nel nord dell'Ucraina, secondo le autorità regionali. Tre persone sono morte dopo che un missile balistico russo ha preso di mira le infrastrutture portuali di Odessa, sul Mar Nero. Lo ha dichiarato il governatore locale Oleh Kiper.
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato sabato di aver colpito diversi obiettivi militari in Ucraina, tra cui impianti di produzione di missili e droni, un centro di ricognizione e un sito di lancio per missili antiaerei.
Lo scambio di prigionieri non ferma i combattimenti
Lo scambio tra russi e ucraini è avvenuto al confine con la Bielorussia, nel nord dell'Ucraina, secondo quanto riferito da un funzionario di Kiev.
Tuttavia, lo scambio - l'ultimo di decine di scambi dall'inizio della guerra e il più grande che abbia coinvolto civili ucraini - non ha portato a una cessazione dei combattimenti.
Nonostante il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan abbia dichiarato che le parti hanno concordato in linea di principio di incontrarsi nuovamente dopo le interlocuzioni di Istanbul, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha fatto sapere venerdì che non è stato ancora raggiunto un accordo sulla sede del prossimo round di colloqui. Al momento, entrambe le parti rimangono distanti sulle condizioni per porre fine alle ostilità.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che Mosca fornirà all'Ucraina una bozza di documento che delinea le condizioni per un accordo di pace “sostenibile, a lungo termine e globale”, una volta terminato lo scambio di prigionieri in corso.
I leader europei hanno accusato il presidente russo Vladimir Putin di rimandare gli sforzi per la pace così avere più tempo per conquistare più territorio ucraino.