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L’ultima papamobile di Papa Francesco diventa clinica mobile per i bambini di Gaza

Papa Francesco saluta i curiosi dalla sua papamobile mentre il suo corteo attraversa Manila, 16 gennaio 2015
Papa Francesco saluta i curiosi dalla sua papamobile mentre il suo corteo attraversa Manila, 16 gennaio 2015 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Gavin Blackburn Agenzie: AP
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La Caritas: “Un gesto di amore verso i più vulnerabili”. Il veicolo sarà attrezzato per fornire cure sanitarie primarie una volta riaperto il corridoio umanitario

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L’ultima papamobile appartenuta a Papa Francesco, scomparso il 21 aprile scorso all’età di 88 anni, avrà una nuova vita a Gaza. Il veicolo è stato donato per essere trasformato in un’unità sanitaria mobile destinata all’assistenza dei bambini nella Striscia, come annunciato dalla Caritas.

La Caritas Gerusalemme e la sua filiale svedese hanno diffuso lunedì le immagini del veicolo riconvertito, che sarà equipaggiato con strumenti per la diagnosi, la cura e il trattamento delle patologie più comuni. Tra le dotazioni: kit per test medici, materiali per sutura, aghi, siringhe, ossigeno, vaccini e un frigorifero per la conservazione dei medicinali.

Bambini a Gaza - Khan Younis, 2 maggio 2025
Bambini a Gaza - Khan Younis, 2 maggio 2025 AP Photo

"Quando il corridoio umanitario verso Gaza sarà riaperto, la papamobile sarà pronta a fornire assistenza sanitaria primaria ai bambini di Gaza", ha dichiarato la Caritas di Gerusalemme in un comunicato.

"Questo veicolo rappresenta l'amore, la cura e la vicinanza di Sua Santità per i più vulnerabili, che ha espresso durante tutta la crisi", ha dichiarato in un comunicato il segretario generale di Caritas Gerusalemme, Anton Asfar.

La posizione di Francesco sulla guerra a Gaza

La notizia della donazione arriva nello stesso giorno in cui Israele ha approvato nuovi piani per mantenere una presenza prolungata all’interno della Striscia di Gaza, intensificando le tensioni nella regione.

Durante il conflitto in corso, Papa Francesco aveva assunto una posizione sempre più critica nei confronti delle operazioni militari israeliane a Gaza, chiedendo il rilascio degli ostaggi presi da Hamas il 7 ottobre 2023 e sollecitando una possibile indagine sul rischio di genocidio nella Striscia – un'accusa che Israele ha respinto con forza.

Persino durante il suo ricovero per una polmonite a febbraio, Francesco aveva mantenuto il suo rituale notturno: una telefonata all’unica chiesa cattolica rimasta a Gaza per sapere come stavano le persone rifugiate lì.

La papamobile trasformata in clinica è destinata a diventare un simbolo tangibile del suo impegno per la pace e per i più vulnerabili, fino all’ultimo giorno del suo pontificato.

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