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Il Parlamento europeo cerca uffici in Moldova e Albania

Il Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola
Il Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola Diritti d'autore  AP Photo/Geert Vanden Wijngaert
Diritti d'autore AP Photo/Geert Vanden Wijngaert
Di Eleonora Vasques
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Lunedì 10 marzo il Parlamento europeo ha approvato la creazione di nuovi uffici in Moldova e Albania, nel tentativo di rafforzare la propria presenza nell'Europa orientale

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Il Parlamento europeo ha approvato lunedì (10 marzo) l'istituzione di nuovi uffici di collegamento in Moldavia e Albania, tra le preoccupazioni che la guerra in Ucraina stia indebolendo i legami dell'Ue con l'Europa orientale. È quanto emerge da un documento ottenuto da Euronews.

L'Ufficio di presidenza, che è un organo amministrativo del Parlamento europeo, "ha preso atto del fatto che, a causa della guerra di aggressione in corso contro l'Ucraina, si è rivelato difficile coprire la Moldova e gli altri Paesi del partenariato orientale dall'ufficio da istituire a Kiev, e che sarebbe stato necessario prendere in considerazione soluzioni alternative", si legge nel documento.

L'istituzione di nuovi uffici segue una riforma generale della "Direzione generale per i partenariati democratici parlamentari" del Parlamento, che ha già approvato l'istituzione di un nuovo ufficio nella capitale ucraina Kiev.

Una fonte che ha familiarità con la questione ha dichiarato a Euronews che l'ufficio di Kiev dovrebbe essere inaugurato in primavera.

Il Parlamento europeo ha uffici di collegamento in tutta l'Ue e alcuni in Paesi terzi per scopi strategici.

Ad esempio, il Parlamento europeo ha "tre uffici operativi situati a New York per le relazioni con le Nazioni Unite, a Giacarta per le relazioni con l'Associazione delle nazioni del Sud-Est Asiatico e ad Addis Abeba per le relazioni con l'Unione africana", si legge nel documento, e un nuovo ufficio a Panama per gestire le relazioni con l'America Latina.

I nuovi uffici a Chisinau e Tirana mirano a promuovere le relazioni con l'Ue sostenendo i Parlamenti locali, la società civile e il processo di adesione all'Ue, aumentando al contempo la visibilità delle attività e delle posizioni del Parlamento, in particolare sull'allargamento dell'Ue.

Il Parlamento non ha competenze dirette sulle questioni di affari esteri, che sono principalmente nelle mani della Commissione e del Consiglio.

Tuttavia, questi nuovi uffici avranno come obiettivo principale quello di avvicinare l'istituzione ai processi di allargamento, ha dichiarato a Euronews una fonte a conoscenza della questione.

L'Ue nel suo complesso ha uffici in molti Paesi del mondo, sotto la gestione dei Servizi di azione esterna dell'Unione europea (Seae), che rimangono la principale voce dell'Ue al di fuori del blocco.

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